Roma, D’Agostino attacca Abraham: “Sbaglia tutto, con Dzeko finiva 3-0”

L’ex centrocampista, cresciuto nel settore giovanile giallorosso, ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Ancora sto rosicando per la finale, ora spero che Mourinho resti”

“Sto ancora a rosica’…”. Gaetano D’Agostino, il giorno dopo l’amara partita con il Siviglia, non riesce a mettere da parte il rammarico per l’epilogo ai calci di rigore. L’ex centrocampista, cresciuto nel settore giovanile giallorosso, ha commentato in esclusiva a Notizie.com la finale di Europa League persa dalla Roma. Senza risparmiare critiche, soprattutto ad Abraham: “Con un attaccante così è veramente complicato”.

Gaetano D'Agostino Tammy Abraham
Gaetano D’Agostino ha criticato Tammy Abraham per la prestazione con il Siviglia (Instagram-Ansa Foto) – Notizie.com

Gaetano D’Agostino, i rigori di nuovo fatali per la Roma.

“Credo di non aver mai visto una cosa del genere. La partita è durata tantissimo, l’arbitro non si è dimostrato all’altezza della situazione. È andato in confusione. La Roma ha pressato forte nei primi 20 minuti, il baricentro era più alto del solito. Poi sono stati ammoniti due centrocampisti e il difensore più portato a marcare, a quel punto la squadra non ha potuto più giocare in modo aggressivo, ma andare sull’intercetto. Il Siviglia così ha preso fiducia”.

La Roma meritava di più?

“Ai punti meritava la Roma per le occasioni create. In finale, comunque, non si può arrivare senza nessuno lì davanti. Gli attaccanti della Roma non sono di caratura internazionale. Parlo di gusto personale, non puoi non avere un attaccante forte, uno che faccia reparto da solo, adatto al gioco di Mourinho. Non mi riferisco neanche tanto a Belotti, piuttosto all’altro…”.

Dybala Abraham
Dybala e Abraham si abbracciano dopo il gol dell’argentino con il Siviglia (Ansa Foto) – Notizie.com

Sei molto critico con Abraham…

“Fa giochini che non portano mai a niente. Dovrebbe pulire il pallone e andare in area, invece finisce di sporcarlo. A Mourinho servirebbe qualcosa di totalmente diverso. Analizziamo i suoi attaccanti avuti in carriera: da Cruz a Ibrahimovic, tutti erano in grado di far salire la squadra e i centrocampisti. Non si può vedere la Roma con un centravanti così. Ci fosse stato Dzeko, sarebbe finita 3-0 a favore. Abraham non fa mai uno scarico, non può neanche avere l’attenuante dei pochi palloni che gli arrivano. Uno bravo, ripeto, li ‘pulisce’ e poi si lamenta. Come mai invece Dybala si è smarcato bene ed è riuscito ad attaccare lo spazio? Eppure dietro ha la stessa squadra… Abraham fa sempre il contrario di quanto andrebbe fatto, non è proprio funzionale”.

Ieri non è stato nemmeno il peggiore in campo.

“Wijnaldum mi ha preoccupato, sembrava un calciatore a fine carriera. In una finale non si può entrare in questo modo, parlo da tifoso”.

Gaetano D'Agostino
Una foto di Gaetano D’Agostino con la maglia della Roma contro il Liverpool (Ansa Foto) – Notizie.com

Fronte Mourinho: cosa ti aspetti ora?

“O si riparte da lui, e sarei strafelice, oppure no, e temo che sarà dura per chiunque prenderà il suo posto. La Roma perderebbe un allenatore che è diventato un riferimento per il popolo giallorosso. Chi viene ha tutto da perdere. Mourinho è ormai un’icona anche a livello comunicativo. Ha portato unione di intenti, due finali in due anni, nessuno ci era mai riuscito. E la sua rosa non è forte come le altre della Roma degli anni recenti. Spero possa rimanere, non è semplice trovare un altro con un carisma simile”.

Dopo la partita non si è sbilanciato sul suo futuro.

“Mourinho ha bisogno di 3-4 pedine importanti per lottare per il vertice. Penso che chiederà delle garanzie, altrimenti andrà via. La Roma attuale ha 3-4 calciatori di livello internazionale: Smalling in difesa, Matic a centrocampo e Dybala in attacco. Tutti gli altri sono da contorno. Non vuol dire che siano scarsi, ma c’è un netto disequilibrio. Quindi o sul mercato si prendono calciatori forti oppure si fa come il Napoli, che ha pescato sorprese che poi hanno fatto la differenza”.

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