Giulia Tramontano è stata vittima di una vera e propria tragedia, uccisa dal compagno al settimo mese di gravidanza. Abbiamo avuto la possibilità di parlare con una sua amica.
Maria Grosso aveva conosciuto Giulia sui social network e con lei per un lungo periodo ha intrattenuto uno splendido rapporto d’affetto reciproco.
La ragazza ci ha voluto lasciare una testimonianza della Giulia ragazza di cui si sta parlando troppo poco e che ci fa piacere ricordare perché vittima di qualcosa di totalmente inaccettabile. Di fronte a tante notizie di cronaca, che sembrano più fare scoop che notizia, il nostro vuole essere un racconto onesto, gentile e legato alla persona e non ai fatti.
Ecco le parole di Maria Grosso a Notizie.com su Giulia Tramontano: “Ho conosciuto Giulia soltanto virtualmente, ci siamo conosciute nel 2011 su un forum italiano dedicato a una rock band che tanto ci piaceva 3 Doors Down. Nel 2013, nacque una pagina Facebook a loro dedicata che creai io Lei mi scrisse dando la sua disponibilità per il ruolo di amministratrice la nominai da lì abbiamo parlato per un bel periodo su Messenger scambiandoci gusti musicali e anche altre cose avevamo in comune la passione per le lingue anche lei come me faceva il liceo linguistico“.
Aggiunge: “Ci mandavamo messaggi scritti e vocali dalla voce mi sembrava una persona estremamente solare e anche molto gentile ci facevamo gli auguri per i rispettivi compleanni sia in bacheca Facebook che i messaggi privati avevamo anche pensato di andare a vedere la nostra band preferita a Londra ma poi lei non riuscì a venire e nel 2012 ci andai io da sola l’ultima volta che ho avuto modo di parlarle è stato circa cinque anni fa quando le chiesi di creare su Instagram un account dedicato alla nostra rock band preferita lei mi rispose che non aveva tempo perché aveva iniziato un nuovo lavoro come agente immobiliare che le dava molte soddisfazioni ci salutammo dicendo ci aggiorniamo poi purtroppo questo non avvenne. La ricordo come una persona solare gentile e molto disponibile verso il prossimo anche verso chi non conosceva personalmente”.