Sedici anni fa uccise la sua ex fidanzata, una notizia che sconvolse non solamente la città ma tutto il Paese intero: la decisione del tribunale spiazza tutti
L’omicidio di Sanremo, quello del 2007, è una delle pagine più orribili di femminicidio del nostro Paese. L’uomo in questione è Luca Delfino che, in quell’anno, tolse la vita alla sua ex fidanzata. Si tratta di Antonella Multari. Nelle ultime ore, però, direttamente dal tribunale di sorveglianza di Genova arriva una notizia che spiazza tutti. Sicuramente i familiari della donna che non è più al mondo. A quanto pare Delfino è pronto ad uscire dal carcere. Spunta anche la data: sarà il 28 luglio. Anche se, però, in merito a questo aggiornamento bisogna fare chiarezza: il killer non sarà considerato affatto un uomo libero.
Lo stesso tribunale ha respinto la richiesta di reclamo per una uscita anticipata per “buona condotta”. La stessa che gli avrebbe potuto permettere di lasciare il carcere tra due settimane. Dopo che l’uomo ha scontato una condanna a 16 anni ed 8 mesi di carcere verrà trasferito in una Rems. Ovvero una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. In quella struttura dovrà trascorrere altri sei anni e mezzo della sua vita. A dire il vero se ne stava parlando già da qualche giorno, ma l’ufficialità è giunta solamente nelle ultime ore. In questo momento si trova ancora nella prigione della Spezia.
Nel carcere di Biella, però, Delfino avrebbe avuto dei comportamenti (giudicati molesti e minacciosi) nei confronti di un altro detenuto. La destinazione della Rems, però, è ancora top secret. Ovvero, non è’ stato ancora reso noto il nome della città che potrà ospitarlo per quel periodo riportato in precedenza. Anche perché il Dap (dipartimento per l’amministrazione penitenziaria) non ha ancora inviato il provvedimento.
Nel mese di aprile, dinanzi all’udienza del tribunale di sorveglianza, è stato stabilito che l’uomo è considerato ancora un soggetto socialmente pericoloso. In una occasione l’omicida ammise: “Sono dispiaciuto e pentito. Se potessi tornare indietro non lo rifarei ma indietro non si torna. In questi anni però sono profondamente cambiato. Sto seguendo un percorso di cura e vorrei cominciare una nuova vita con la mia famiglia”. Sicuramente il soggetto sarà sottoposto probabilmente a cure farmacologiche, con tanto di percorso con uno psichiatra.