Nel finale di Brescia-Cosenza succede di tutto. La polizia è costretta ad intervenire per riportare la situazione alla calma. Si teme una dura stangata.
Tanta paura in campo e sugli spalti nel finale di Brescia-Cosenza, sfida valida per il ritorno dei play-out di Serie B. La vittoria nella partita di andata della squadra allenata da Viali costringeva i padroni di casa a vincere con due gol di scarto per salvarsi e non retrocedere. La partita resta in equilibrio fino al 75′ quando Bisoli realizza il gol della speranza dei lombardi.
Ma al quinto minuto di recupero ecco il caos. La rete di Merola, che consente ai calabresi di salvarsi, fa scattare la rabbia dei tifosi del Brescia. Fumogeni e oggetti in campo e soprattutto invasione di alcune tifosi che costringe i giocatori a lasciare il campo per timore di aggressione e Davide Massa a sospendere la partita.
In campo interviene subito la polizia, che nel giro di qualche minuto riporta la situazione alla normalità. Ma le forze dell’ordine per oltre mezz’ora non danno l’ok per riprendere la partita. Dopo oltre 30 minuti di stop, le due squadre ritornano in campo, ma Davide Massa decide di non far riprendere la partita e decretare la fine della sfida diretta da bordocampo.
Un triplice fischio che fa scattare la festa del Cosenza. I calabresi, infatti, sono salvi e possono giocare un’altra stagione in Serie B. Per il Brescia, invece, la stagione da incubo si conclude con una retrocessione in Serie C a distanza di 38 anni. Ed ora si teme una dura stangata da parte del Giudice Sportivo.
La retrocessione del Brescia potrebbe portare Massimo Cellino a fare un passo indietro da presidente delle Rondinelle. Il rapporto con i tifosi ormai si è rotto da tempo e queste proteste sono dovute anche alle tensioni registrate in passate. Per il momento l’ex presidente del Cagliari non ha mai svelato la propria volontà di lasciare, ma ripartire non sarà semplice per nulla.
Le prossime settimane saranno sicuramente fondamentali per il Brescia e per l’iscrizione al campionato considerando che con il passo indietro di Cellino non è assicurata la partecipazione al campionato di C.