“Sono antifascista, anticomunista e con Giorgia Meloni e l’idea di destra sociale che porta avanti non ho nulla da dividere”. A ruota libera, Stefano Bandecchi neo sindaco di Terni si racconta in esclusiva a Notizie.com
Intervistare, o meglio chiacchierare, con Stefano Bandecchi è un’ esperienza a tutto tondo. Diretto, senza filtri apparenti, lucido nel pensiero, magari un tantino iperbolico nelle sue espressioni. Piaccia o non piaccia è uno degli uomini copertina della settimana, o comunque del momento immediatamente successivo alle recenti elezioni amministrative.
Lui già imprenditore di successo, lui proprietario della Ternana squadra di calcio, “senza un euro di debito”, che milita in sere B; lui che è proprietario dell’università Unicusano; lui che da segretario di Alternativa Popolare si è preso la città di Terni. Bandecchi sogna che i politici tornino ad essere seri, così da poter fare di nuovo la vita che preferisce: quella dell’imprenditore. Ma poichè sa che il sogno è troppo distante dalla realtà, allora ambisce alla costruzione di un progetto in cui si possa combattere questa battaglia: il futuro dell’Europa è l’Africa che va tolta ai cinesi. Nel frattempo Bandecchi pare debba vendere la Ternana, perchè “non intendo dimettermi da sindaco e soccombere a qualche idiota che dice che io sia in conflitto di interessi”. L’intervista
Sindaco, non si schernisca e non faccia il modesto…Ma in quanti l’hanno cercata per un’intervista?
Ride e poi risponde: “In diversi, sia a livello locale che a livello nazionale…ma sono un uomo assolutamente normale, mica come certi che fanno vip o i personaggi!”
Personaggio però lo è anche un pochino lei…
“Dipende dall’accezione che lei dà a questo termine…Ma sa cosa le dico avrei preferito continuare a fare l’imprenditore, ma siccome mi hanno ignorato per troppo tempo, ho riesumato un partito (Alternativa Popolare di cui sono il segretario) e ho cominciato dalla categoria “più bassa”. Nessuno credeva in questa avventura, nessuno credeva più nell’istanza di capitalismo sociale nella quale investo io…senza essere chierichetto o bravo pensatore”.
Credo di non aver ben interpretato il senso delle sue parole, mi faccia capire meglio…
“Si immagini l’uomo di destra, e l’uomo di sinistra. Ciascuno corrisponde ad uno stereotipo…Noi invece di Alternativa Popolare siamo liberali ma anche Repubblicani, abbiamo il centro dell’anima. Vogliamo più capitalismo, vogliamo creare più Pil, più lavoro e meno difficoltà alle persone che hanno necessità. Il mio modello è Olivetti per intenderci…”
Caliamoci in un pizzico in più di pragmatismo. Cosa farà per la città di cui è diventato appena sindaco?
“Intanto a proposito di pragmatismo da solo ho creato un’azienda che vale qualche miliardo di Euro…Terni è un comune in crisi, senza lavoro. La Regione Umbria non cresce dal 2019, dobbiamo riportare, con la mia Giunta che ho nominato già ieri, sviluppo. Lunedì assegnerò le deleghe e partiremo subito, anche se qualcosa sta già accadendo”.
Ovvero?
“Ho detto che mi sarei dimesso da presidente della Ternana e non è bastato; ho detto che mi sarei dimesso dal mio incarico a capo dell’università Unicusano e non è bastato… Questo perchè sostengono che io sia in conflitto di interessi rispetto alla carica politica che ricopro ora. Mi toccherà vendere la Ternana…”
Come la vende? E c’è chi la compra a stretto giro? Ed entro quanto tempo la vende?
“Ci sono i falchi già intorno alla Ternana, perchè non ha un centesimo di debiti. Sui tempi…prima che inizi il campionato. Mi stanno mettendo in scacco matto. Lo stadio lo lascio là…lo ripeto non mi dimetto da sindaco perchè un idiota crede che io viva in conflitto di interessi…”.
Torniamo alla politica, alle sue idee e al fatto che non ha mai negato di aver parlato a lungo con Berlusconi. Quanto a lungo?
“Per un anno fino a settembre 2022, prima delle politiche. E sono stato finanziatore di tanti deputati e senatori di Forza Italia, poi si è interrotto il dialogo con la Ronzulli e quel cerchio magico. Non c’era nessuno spazio per me alle elezioni politiche, quindi mi sono candidato a sindaco di Terni e ho vinto coi voti di Pd, M5S e ovviamente forzisti”.
E adesso che ha vinto qualcuno è tornato a chiamarla?
“Diciamo che molti politici hanno ritrovato il mio numero di telefono…ma diciamo pure che la vedo come una cosa buona. Nel centro sta virtù. Per me esiste la destra o la sinistra, non centrodestra o centrosinistra. Poi ci sono pure l’estrema destra e l’estrema sinistra. E poi non amo molte esternazioni italiche del momento…”
Che idea ha del premier Meloni?
“Stimo Meloni ma non ho da dividere niente con lei. Io sono antifascista e anticomunista…Sogno che i politici tornino ad essere seri così da poter fare di nuovo l’imprenditore. Nel frattempo, nella realtà, c’è da combattere questa battaglia: il futuro dell’Europa è l’Africa che va tolta ai cinesi…Sono pronti i nostri politici a farlo?