Ponte 2 giugno, quanti saranno gli italiani pronti a mettersi in viaggio per trascorrere qualche giorno di relax? In merito a questo Confcommercio ha pubblicato gli ultimi dati
Il tanto ed atteso ponte del 2 giugno finalmente è arrivato. Una data che molti italiani stavano aspettando per staccare un po’ la spina dal mondo del lavoro e non solo. Ben 15 milioni le persone che approfitteranno di questi giorni di festa per concedersi una mini-vacanza. Insomma, un “aperitivo” di quello che sarà la prossima estate oramai alle porte. Questo è quello che fa sapere, in una nota, l’osservatorio Turismo di Confcommercio Swg. Non solo: sono stati annunciati anche i soldi che verranno spesi in questi giorni. Secondo quanto riportato dall’ultimo comunicato pare che il giro d’affari generato sfiorerà i sei miliardi di euro.
A dire il vero una cifra quasi identica al resto dei ponti di questo anno. Anche se, a dire il vero, quello che preoccupa maggiormente sono le condizioni meteo che potrebbero seriamente rovinare questi giorni di relax. Il budget medio di spesa (a persona) sarà di 400 euro. Tutto compreso. Non solo: secondo quanto riportato da una ricerca effettuata da Cna Commercio e Turismo, fino a domenica 4 giugno, saranno le località marittime e le città d’arte le mete preferite dai turisti. In particolar modo nel Sud e le isole. Per quanto riguarda il Centro-nord poche le presenze rispetto alle altre regioni.
Come riportato in precedenza, però, c’è anche un po’ di preoccupazione per quanto riguarda il meteo. Le temperature, infatti, sono molto incerte. Alcuni di loro potrebbero scoraggiarsi da queste partenze. Gli ultimi dati, però, parlano anche che almeno un italiano su due ha scelto una località fuori regione per poter trascorrere questi giorni di vacanza. Invece, almeno uno su dieci, ha optato per una meta estera. Anche se non ci sono affatto dubbi che, tra il mare e la montagna, la prima ha vinto nettamente.
Cna, nella conclusione della sua nota, ha annunciato che a dominare in questi giorni sarà senza ombra di dubbio il turismo innovativo. Soprattutto il tipo di turismo esperienziale (settore dell’artigianato e agroalimentare). A comandare questa speciale classifica saranno i turisti italiani, curiosi di conoscere nuove attrazioni che il nostro Paese sa regalare. Anche se non è da escludere una buona presenza da parte di stranieri. Insomma, una buona notizia per tutti i ristoratori dopo le annate disastrose del Covid.