Omicidio Giulia Tramontano, il legale di Impagnatiello a Notizie.com: “Non è stata contestata la premeditazione? Coerente con quanto mi ha riferito il mio assistito”

“Lunedì, parliamo lunedì…ho delle cose che debbo ancora verificare”. Lo riferisce in esclusiva a Notizie.com l’avvocato Sebastiano Sartori, legale di Alessandro Impagnatiello, il barman che ha confessato di aver ucciso la giovane compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese

Sabato3 giugno. Sono da poco trascorse le 9 del mattino quando proviamo a contattare Sebastiano Sartori, avvocato che difende Alessandro Impagnatiello, il barman che ha confessato il tremendo delitto di Giulia Tramontano.

Alessandro Impagnatiello, il suo avvocato parla a Notizie.com
Alessandro Impagnatiello, il suo legale a Notizie.com, foto Ansa

La donna avrebbe partorito Thiago tra due mesi. E’ stata invece accoltellata, uccisa e poi il suo corpo è stato nascosto dall’omicida, dopo due tentativi di dargli fuoco. La storia di Giulia ha tormentato e tormenta da giorni l’Italia intera. Ma la morte di questa povera donna e del figlio che portava in grembo,  toglie il sonno soprattutto alla sua famiglia, come a quella dello stesso Impagnatiello. E la mamma di Alessandro, intervistata a La vita in diretta su Rai 1 piange e si dispera e chiede perdono. E proferisce parole dure, che forse solo una madre, sarebbe riuscita a pronunciare: “Mio figlio è un mostro, non oso immaginare i familiari di Giulia. Non lo voglio immaginare. La mamma Loredana è una persona fantastica. Alessandro è un mostro, lo so. Io le chiedo perdono, da madre. Ma non so cosa fare. Io le chiedo perdono per aver fatto un figlio così…”

E se nella tarda serata di ieri, tutti i quotidiani on line titolavano sulle parole della donna, sempre nella stessa giornata si apprendono le motivazioni per le quali Alessandro Impagnatiello  resta in carcere, accusato di omicidio volontario senza premeditazione. Ha ucciso Giulia Tramontano “senza un reale motivo, perché stressato dalla situazione che si era venuta a creare”, ha confessato durante l’interrogatorio. E da quando ha tolto la vita alla sua compagna, incinta di sette mesi, cercando anche di bruciare il cadavere, pensa che “l‘unica forma di pentimento che abbia senso è quella di togliersi la vita “. Abbiamo provato a chiedere, all’avvocato Sartori qualche elemento in più rispetto a quelli emersi durante l’interrogatorio che si è svolto in carcere.

Omicidio Giulia Tramontano, il legale di Impagnatiello a Notizie.com: “Non è stata contestata la premeditazione? Coerente con quanto mi ha riferito il mio assistito”

Avvocato Sebastiano Sartori legale di Alessandro Impagnatiello
Avvocato Sebastiano Sartori legale di Alessandro Impagnatiello, foto Notizie.com

 

Avvocato Sartori, possiamo scambiare qualche battuta sull’ interrogatorio del suo assistito Alessandro Impagnatiello?

“Aspettiamo lunedì pomeriggio, però. Devo verificare delle cose, fare ricostruzioni e la prego non mi faccia aggiungere altro”.

Le posso chiedere almeno, se il fatto che ad Impagnatiello non sia stata contestata la premeditazione dell’omicidio di Giulia Tramontano sia un fatto positivo pe lei?

“E’ coerente con la ricostruzione fatta dal mio assistito. Il giudice ha motivato e l’ordinanza è scritta molto bene”.

Davvero Alessandro Impagnatiello le ha detto che l’unica forma di pentimento sarebbe quella di togliersi la vita?

Non lo ha detto solo davanti a me, ma anche davanti ai pubblici ministeri. Però fuori dalla registrazione relativa all’interrogatorio”.

Le hanno già chiesto se teme per la “vita” del suo assistito. Posso chiederle se è stato posto in isolamento?

Ma io a questo non le posso rispondere, posso solo dirle è in una situazione sicura. Interessa a qualcuno in quale cella sia Impagnatiello? Non posso comunque entrare nei dettagli, dare particolari per rispetto della situazione, anche di chi lavora in carcere e lavora bene”.

Ha saputo se Impagnatiello abbia  appreso delle parole di sua madre che chiede perdono alla famiglia della povera Giulia e lo definisce un mostro?

“Non lo so, perchè non so se ci sia un televisore in carcere da lui. Quando lo vedrò, sicuramente glielo chiederò e apprenderò l’eventuale reazione”.

Torna lunedì ad incontrarlo?

“Non me lo faccia dire questo”.

Gestione cookie