“Le persone per ora non chiedono nulla, sono esemplari, ma in tanti hanno perso la casa. Ora il prefetto ci dica come intervenire con aiuti pubblici”. Lo ha detto in esclusiva a Notizie.com, Massimiliano Umberti , presidente del IV Municipio della Capitale parlando del vasto rogo che ha colpito ieri una palazzina in zona Colli Aniene e che ha causato una vittima, diversi feriti gravi e lasciato senza casa decine di persone
Una vittima, diversi feriti, 3 in gravi condizioni. 78 persone ancora evacuate e molte di queste, forse oltre 50 hanno perso per sempre la propria casa. Il day after è tremendo.
Dopo la paura, il terrore, lo sconvolgimento, ora bisogna fare i conti con la realtà. Intanto si indaga ovviamente sulle cause che hanno innescato il terribile incendio che dopo le 14 di ieri, ha devastato quasi totalmente una palazzina di 8 piani a Largo Nino Franchellucci, quartiere alla periferia este della Capitale. Le esplosioni, la colonna di fumo nero visibile in buona parte della città, poi l’inferno di fuoco. A perdere la vita Antonio D’Amato, originario di Velletri. Era andato a trovare la sua compagna, sarebbe deceduto per le inalazioni, ma sul corpo sono state trovate anche diverse ustioni. Inagibili i civici dal 73 all’81 di Largo Nino Franchellucci. Le persone che sono scampate miracolosamente all’incendio e che sono state quindi evacuate, hanno trascorso la notte chi da parenti e amici, chi nelle strutture messe a disposizione del municipio.
E a meno di 24 ore dal dramma, Notizie.com ha sentito al telefono Massimiliano Umberti, tra i primi ad arrivare sul luogo dove è scoppiato l’incendio e presidente del IV Municpio. Qual è ad oggi la situazione? Come stanno aiutando municipio e Campidoglio le persone coinvolte nella tragedia? E quali possono essere state le cause che hanno indotto il vasto incendio? L’intervista.
Presidente, ci dice questa mattina, dopo il pomeriggio di terrore che è stato vissuto a Colli Aniene come stanno le cose?
“Ci sono 78 sfollati, molti di questi non potranno più rientrare nelle proprie abitazioni. 2 Scale sono totalmente inagibili…Tra i feriti abbiamo 3 intubati, 2 particolarmente gravi a causa delle ustioni che hanno riportato”.
Come si sta procedendo?
“Stiamo facendo rientrare le persone nelle proprie abitazioni col supporto ovviamente dei vigili del fuoco, per poter prendere le proprie cose, ma abbiamo sin da ieri allestito zone confort. Intanto si procede coi rilievi per acclarare le cause che hanno innescato il rogo”.
Avete un’idea precisa di quali possano essere state le cause?
“No, le cause non sono ancora chiare. Va esclusa però una cosa: non c’erano automobili che abbiano fatto da innesco, non sono state trovate. Ad oggi non emerge nessun dolo, e il cantiere che insisteva nella palazzina ha fatto sì che si propagasse maggiormente il fuoco”.
Quante persone esattamente tra quelle sfollate, hanno perso del tutto la propria casa?
“Almeno una cinquantina, parliamo di 20 appartamenti più o meno”.
Cosa le hanno chiesto, di cosa hanno bisogno ora queste persone?
“Non chiedono nulla per il momento, sono esemplari. Sono persone scosse, sono in difficoltà, sono spaesate. Adesso però ci deve dare una mano il prefetto Giannini, dobbiamo capire essendo questo un palazzo privato, come avere soldi pubblici. E sarà lungo il discorso anche per chi potrà rientrare. E’ tutto sotto sequestro, la magistratura sta svolgendo doverosamente le indagini”.
Quando incontrerà di nuovo prefetto e sindaco della Capitale?
“Il prima possibile. Nel pomeriggio dovremmo avere un incontro”.