In merito alla questione del Pnrr (e non solo) il viceministro dellâEconomia, Maurizio Leo, ha rilasciato una intervista al âCorriere della Seraâ
Nessun taglio è previsto. Nessuno pensa di fare fuori la magistratura contabile dal Pnrr. La conferma arriva direttamente da Maurizio Leo. Il viceministro dellâEconomia lo ribadisce, ancora una volta, nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni del âCorriere della Seraâ. Nel corso della chiacchierata si è soffermato anche sulla Flat Tax. Non è affatto un misteri che, in questa settimana, sia diventata oggetto di discussione da parte del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. Soprattutto per la mancanza di progressivitĂ : âVogliamo evolvere verso una progressivitĂ basata sulla combinazione tra area esente, deduzioni, detrazioni e minori aliquote e scaglioni Irpefâ.
Come affrontare il taglio del cuneo? Per Leo non ci sono dubbi: primi interventi su aliquote e scaglioni Irpef. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: âLa riduzione del cuneo comporta un aumento del prelievo Irpef. Bisogna considerare che lâinflazione ancora non arretra. Io credo serva un intervento sulle aliquote, soprattutto per i redditi fino a 35 mila euroâ. I sette punti di taglio al cuneo, sul costo del lavoro, da confermare in Legge di bilancio costano 11,4 miliardi di euro. Senza dimenticare i 315 milioni di euro sul 2024.
Non è un mistero che questi anni sono stati molto difficili. Soprattutto per via della pandemia, crisi energetica e inflazione. Senza dimenticare anche la vicenda del Superbonus che è stato definitivamente tolto dal governo. âIn autunno avremo lâaggiornamento del Documento di Economia e Finanza e capiremo quali sono i reali margini di manovraâ. In riferimento al governo Meloni fa sapere: âNessuno ha mai pensato a una riforma in deficit. Vale per lâaccertamento, il contenzioso, la riscossioneâ.
Sulla lotta allâevasione fiscale è fin troppo chiaro (soprattutto dopo le polemiche nate dalla Meloni che ha parlato di âPizzo di Statoâ): âAbbiamo un sistema che unisce una serie di adempimenti. Sono costi indiretti della burocraziaâ. Anche in questo caso si sta facendo di tutto per dare una importante svolta: âVogliamo contrastare questo fenomeno dellâevasione. Anche perchĂŠ continua ad essere uno dei punti chiave della riforma fiscaleâ. In conclusione sullâIva fa sapere: âSi arriva a pagare sanzioni fra il 120% e il 240% della somma dovuta. Tutto questo verrĂ rivistoâ.