Giulia Tramontano, la sorella Chiara ha scritto una lettera del bimbo mai nato: il testo è commovente e lascia tutti senza parole [FOTO]
Esattamente otto giorni l’uccisione di Giulia Tramontano. Anche se la notizia della confessione è arrivata nella notte tra mercoledì e giovedì scorso da parte di Alessandro Impagnatiello. Ovvero il fidanzato-killer che ha tolto la vita alla 29enne ed al bimbo che aveva in grembo. Un bimbo che non avrà la possibilità di conoscere il mondo. Tutta la famiglia di lei non vedeva l’ora di poterlo conoscere e, finalmente, abbracciarlo. Come i nonni e gli zii. Pronti a coccolarlo e riempirlo di regali ed attenzione. Ed invece non accadrà nulla del genere visto che insieme a Giulia anche Thiago è passato a miglior vita. Ancor prima di vedere la luce.
Tra due mesi avrebbe conosciuto il mondo, ma colui che sarebbe dovuto diventare il padre ha deciso di no. Non solo: di infliggere alcune coltellate alla compagna che aveva scoperto del tradimento (con una sua collega barman italo-inglese di 23 anni). Poi un castello di bugie che è crollato sotto le pressioni degli inquirenti. Gli stessi che non hanno mai creduto alla sua versione fino a quando non è arrivata la confessione. Nel frattempo la sorella di Giulia, Chiara, la prima a mettersi in moto sperando di poter trovare la sorella sana e salva, ha pensato di scrivere una lettera immaginaria scritta da Thiago. Il bimbo mai nato e che tanto avrebbe voluto conoscere.
Tramite alcune storie (pubblicate sul suo account Instagram), la sorella di Giulia ha scritto una lettera immaginaria al piccolo. Un testo che ha commosso gli utenti dei social network. Gli stessi che continuano a chiedere l’ergastolo ed anche la pena di morte nei confronti di Impagnatiello. Questo il testo della lettera: “Mamma Giulia, stai meglio adesso mammina? È passata la paura, è finito il dolore? Stringiamoci mammina Giulia, staremo sempre insieme adesso, nessuno mai potrà farci del male, nessuno. Quanto dolore mammina, quanto terrore. Io l’avevo già capito sai che stavi male, ch’era successo qualcosa. L’avevo capito quando hai parlato con quella signora. D’un tratto il tuo cuore si è fermato, il tuo sangue anche e io faticavo a respirare.
E poi l’hai cercato, lui, il mostro. Gli volevi parlare. E poi quei colpi, quel tuo terrore che ti faceva scoppiare il cuore e io che faticavo a respirare mammina. E poi quel sapore metallico, quel profumo di mandorle amare. Il sangue mammina, il tuo sangue che si mescolava al mio terrore. È durato poco, mi sono raggomitolato in quello spazio dolcissimo e insieme siamo volati via. Dicono che era mio padre, lui, il mostro. Quello che ti ha ammazzata e che ha ammazzato anche me. Dicono che aveva organizzato tutto, ogni dettaglio. E dicono che lo accuseranno di interruzione non consentita di gravidanza. Ma che è questa cosa, mammina?
Lui mi ha ammazzato, ci ha ammazzato entrambi! Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia e gambe e testa e cuore. E avevo anche imparato ad amarlo. Lui, il mostro, quello che tu, a volte, chiamavi papà quando mi parlavi di lui. Ma quale papà, mammina? Quello un mostro è, senza cuore. Ci ha ammazzati mammina Giulia, senza pietà. E adesso staremo sempre insieme. Però mi dispiace, mamma Giulia. Non vedrò mai il mare che tanto ti piaceva, non mangerò quintali di cioccolata, non canterò le canzoni che piacevano a te.
Non nascerò mai mammina Giulia. Ma in fondo, forse, è meglio così. Se fossi nato senza una mamma e con un mostro per papà che vita sarebbe stata la mia? Almeno adesso sto qui, in questo spazio infinito, con te mammina mia. Stretti stretti, cuore a cuore. Per sempre mammina mia. Che mi avevi dato la vita e che lui ce l’ha tolta. Ti amo mamma Giulia. E ti amerò per l’eternità. Il tuo bambino“.