La mancanza di soldi ha impedito al leader del partito di rispettare la promessa di posti nello staff grillino. Dadone sul piede di guerra
Gli ex parlamentari del Movimento 5 Stelle (M5S) sono infuriati per non essere stati riassunti da Giuseppe Conte. Avevano prenotato il biglietto di ritorno per il Palazzo, ma nel M5S lâimprevisto è sempre dietro lâangolo. Deputati, senatori ed ex ministri erano convinti di ottenere un posto nei gruppi parlamentari grillini non appena sarebbe partita la nuova legislatura. Tuttavia, a quasi otto mesi di distanza, sono ancora nel limbo, in attesa di una chiamata da Conte.
Ă stato lâex premier a promettere loro il passe-partout per un altro giro di giostra a Montecitorio o Palazzo Madama. Ma i soldi sono diventati un problema. Le casse del partito languono e i fondi dei gruppi parlamentari si sono assottigliati a causa del numero inferiore di eletti rispetto alla scorsa legislatura. Solo pochi ex parlamentari sono riusciti a staccare un ticket per lavorare a Palazzo. I nomi piĂš noti sono Vito Crimi, Paola Taverna, Carlo Sibilia, Vittorio Ferraresi e Giulia Sarti. Ma a un certo punto il flusso si è interrotto e qualcuno a cui era stato promesso un posto è rimasto a piedi.
Ă il caso dellâex ministra Fabiana Dadone. La trattativa per un incarico negli staff dei gruppi parlamentari era in fase avanzata, ma poi qualcosa si è inceppato e Dadone è stata messa in standby. ÂŤLei è una delle piĂš arrabbiate con ConteÂť, svela un deputato pentastellato. Non sarĂ facile rientrare, nemmeno per unâexponente storica dei Cinque Stelle. Bisogna aspettare, perchĂŠ il M5S naviga in cattive acque ed è a rischio anche il contratto di consulenza di Beppe Grillo. Potrebbero essere ritoccati al ribasso anche i compensi di Crimi e Taverna.
Un parlamentare del M5S si chiede perchĂŠ unâex ministro come Dadone o unâex vicepresidente del Senato come Taverna ambiscano a lavorare negli staff dei gruppi parlamentari, potrebbero fare altro dopo aver ricoperto cariche cosĂŹ importanti. Tra gli ex non ancora chiamati a lavorare in Parlamento câè anche Davide Tripiedi, un ex deputato lombardo. Delusi pure Gianluca Castaldi, Daniele Pesco e Rossella Accoto, che erano pronti a collaborare come consulenti autonomi con i nuovi parlamentari. Molti stanno ricalibrando le loro prioritĂ . Tanti hanno rinunciato allâidea di essere riassunti e chi aveva un lavoro è tornato alla vecchia professione. Altri stanno cercando nuove opportunitĂ . Ad esempio, unâex deputata del M5S fa pressione per conto di unâassociazione animalista. Michele DellâOrco, ex sottosegretario, ha aperto un ristorante a Roma in collaborazione con la sorella di un ex deputato. Altri ex parlamentari stanno cercando di reinventarsi.