Il ministro dellâIstruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano âIl Messaggeroâ dove si è soffermato sugli ultimi episodi che hanno visto come vittima la scuolaÂ
Nellâultimo periodo di sono stati episodi che hanno sconvolto il governo. In particolar modo per quanto riguarda la scuola. Ad Abbiategrasso dove uno studente è entrato armato di coltello e di pistola (giocattolo) dove ha ferito la sua insegnante e minacciato i compagni di classe. Su questo episodio (e molto altro ancora) si è voluto soffermare Giuseppe Valditara. Lâattuale ministro dellâistruzione e del merito ha rilasciato il proprio pensiero in una intervista al quotidiano âIl Messaggeroâ. Tanto da parlare di un problema derivato da un âdisagio psicologicoâ che vede come protagonisti alcuni studenti.
Un disagio che è associato, molto spesso, ai danni che ha provocato il Covid (restrizioni su tutti). Un fenomeno, quello del bullismo, che continua a crescere sempre di piĂš e che provoca non tante preoccupazioni nei confronti degli insegnanti. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: âAbbiamo un tavolo di lavoro presso il ministero e una proposta è quella di istituire in modo permanente e generalizzato una assistenza psicologica a favore di tutte quelle scuole in cui ci sia necessitĂ , cioè dove vi siano studenti che abbiano evidenziato criticitĂ , naturalmente dâintesa con le famiglieâ.
La prossima settimana il ministro è pronto a presentare lâAgenda Sud. Ovvero un qualcosa che va a combattere il fenomeno della dispersione scolastica. âSi tratta di un progetto che parte da 150 scuole selezionate attraverso Invalsi. Una sfida per dare ai ragazzi delle regioni meridionali le stesse opportunitĂ di successo formativo. Questa volta ci saranno delle risorse dedicateâ. Sulla vicenda delle riorganizzazioni delle scuole il ministro ha precisato: âNon ci sarĂ neppure una scuola in meno.
Siamo pronti ad agire sugli accorpamenti delle presidenze e toglieremo il limite minimo di 400 studenti per poter creare unâautonomia scolastica. StarĂ alle Regioni organizzarsi. Noi daremo un numero di autonomie scolastiche per ogni Regione, poi saranno le autoritĂ regionali a decidere. Nellâarco di 9 anni elimineremo le attuali 866 reggenze, accorpandone 633. Questa razionalizzazione ci permetterĂ di avere un tesoretto che crescerĂ negli anni, dai 2,6 milioni di euro del 2024 fino agli 88 milioni del 2032 di fondi risparmiatiâ.