Accusata di aver ucciso i suoi figli, tanto da essere etichettata come la più pericolosa “serial killer” del suo Paese, ed invece viene scarcerata. Ed il motivo spiazza completamente tutti
In Australia, oramai, non si sta parlando d’altro se non di questa vicenda. A dire il vero si tratta di un episodio (suddiviso in più parti) che vede come protagonista la donna inquadrata in foto. Stiamo parlando di Kathleen Folbigg. Come riportato in precedenza è stata considerata come a “peggior serial killer” dell’intero Paese. Per lei si erano aperte le porte del carcere nel 2003. Le accuse nei suoi confronti sono state di omicidio colposo. In particolar modo per la morte dei figli Caleb, Patrick, Sarah e Laura. Tutti deceduti per lo stesso ed identico motivo. Tanto è vero che sono state avviate delle importanti indagini in merito a questa vicenda.
Visto che, allo stesso tempo, gli inquirenti volevano vederci fin troppo chiaro visto che qualcosa non stava andando nel verso giusto. Proprio nelle ultime ore è arrivata la notizia direttamente dal Paese. La stessa che spiazza completamente tutti: la donna è stata liberata ed, allo stesso tempo, graziata (visto che avrebbe dovuto svolgere altri anni in prigione). A prendere questa decisione ci ha pensato direttamente il procuratore generale del New South Wales, Michael Daley. Dopo che, proprio quest’ultimo, aveva ricevuto dei risultati in merito ad un’ultima indagine che certificata l’incolpevolezza della donna.
Tutti e quattro figli della donna sarebbero morti per cause naturali. Infatti, tutti e quattro, avevano delle rare mutazioni genetiche. Le stesse che le hanno portati fino al decesso. A comunicarlo ci ha pensato direttamente l’emittente televisiva ‘CNN‘. In questo momento la donna ha 55 anni ed è stata accusata di aver soffocato almeno tre dei quattro figli. Caleb aveva solamente poco più di tre settimane quando era morto (1989). Un anno più tardi toccò a Patrick. Nel ’92 Sarah e nel ’99 Laura. Per il giudice non ci sono mai stati dubbi tanto da etichettarli come omicidi. In un primo momento la donna era stata condannata a 40 anni. Poi la pena venne abbassata a 30.
Nel 2033 sarebbe dovuta uscire ed invece arriva la notizia che sta tanto di colpo di scena. Le nuove indagini, a quanto pare, sostengono che le morti dei figli possono essere riconducibili a cause naturali. In particolar modo (per i primi due) per il gene BSN, responsabili di problemi neurologici e attacchi epilettici letali. Patrick soffriva di epilessia. Alcuni studi di qualche anno fa hanno confermato che le due sorelle avevano mutazioni letali nel gene CALM2, che avrebbero causato aritmie cardiache e le loro morti nel sonno. Dopo questo la madre è stata proclamata innocente.