“In questa indagine siamo ancora alle battute iniziali, ma mi sento di dire che il pregresso va analizzato bene. Il percorso investigativo non va congelato agli ultimi momenti”. In esclusiva a Notizie.com parla del delitto di Giulia Tramontano il comandante Luciano Garofano, per anni ha guidato i R.I.S. di Parma.
“La famiglia di Giulia fin da subito ha temuto questo tragico epilogo in quanto era difficile pensare che la loro figlia in attesa di un bimbo, nonostante il naufragio della relazione sentimentale, si fosse volontariamente allontanata da casa”.
Lo ha spiegato all’ANSA Giovanni Cacciapuoti, l’avvocato del Foro di Napoli Nord nominato dai genitori di Giulia per gli accertamenti irripetibili disposti, ossia i rilievi scientifici di domani nella casa dove la giovane è stata uccisa da Alessandro Impagnatiello. Il legale ha inoltre spiegato che non è stato nominato alcun consulente di parte, “ci affidiamo a quelli del pm”. Si apprende inoltre che è stata fissata per venerdì prossimo l’autopsia sul corpo della giovane donna. Impagnatiello, che ha confessato davanti al pm Alessia Menegazzo e all’aggiunto Letizia Mannella, titolari dell’indagine condotta dal nucleo investigativo dei carabinieri e dai loro colleghi della compagnia di Rho, avrebbe accoltellato la compagna, poi per due volte avrebbe cercato di bruciare il corpo di cui poi si è sbarazzato gettandolo tra le sterpaglie nei pressi di alcuni box non molto lontano dalla loro abitazione.
L’accesso di domani all’appartamento in cui è avvenuto il delitto, e al garage in cui è stato nascosto il corpo, per consentire i rilievi scientifici, è una tappa fondamentale di questo iter investigativo “che è solo alle battute iniziali”. Come ci conferma in esclusiva a Notizie.com il comandante Luciano Garofano, che ha guidato i R.I. S. di Parma dal 1995 al 2009 e cha ancora si occupa di omicidi, ora anche volto noto della trasmissione di Rete4 Quarto Grado .
Omicidio Giulia Tramontano, il Comandante Garofano a Notizie.com: “Indagare bene il pregresso, il percorso investigativo non va congelato agli ultimi momenti”
Comandante Garofano, dall’alto della sua esperienza che idea si è fatto del delitto compiuto e confessato da Alessandro Impagnatiello, che ha provocato la morte della giovane compagna Giulia Tramontano e del figlio che aveva in grembo e che sarebbe nato tra due mesi?
“Siamo alle battute iniziali, saranno importanti già domani gli accertamenti irripetibili disposti nella casa in cui sarebbe maturato il delitto, come del garage e del luogo in cui Impagnatiello ha poi nascosto il corpo della povera Giulia. Siamo ancora qui infatti a domandarci se effettivamente si sia trattato o meno di omicidio premeditato”.
Cosa bisogna fare e bene in questa fase investigativa?
“Ristudiare con attenzione tutti i contatti, quelli relativi ai tabulati telefonici come quelli contenuti nel pc di Impagnatiello ma non solo. Vanno indagati i rapporti tra i due, Giulia e Alessandro, come ovviamente quello con la donna con cui l’uomo aveva una relazione parallela. Poi, come dicevamo, accertamenti e rilievi in casa, in auto, in garage. Per abitudine io arrivo ad una conclusione solo dopo avere una serie di elementi probatori in mano. Chiaramente tutte le prove raccolte serviranno a chiarire meglio, al di là della confessione resa da Impagnatiello, quale sia stata la dinamica di questo tremendo omicidio. Va aggiunto un altro dato che risulterà rilevante: il calcolo del tempo, quello intercorso tra il delitto e il momento in cui l’uomo di è disfatto o meglio ha provato a disfarsi del corpo”.
Intanto Impagnatiello resta in carcere per omicidio volontario ma senza l’aggravante della premeditazione.
“Mi sembra, per quello che è emerso sin qui, che sia corretta questa conclusione. Credo che siamo di fronte ad omicidio maturato al termine di un incontro, durante il quale, la vittima presumibilmente possa aver comunicato all’uomo che volesse vivere serenamente senza di lui. Quindi, cosa è successo quando la discussione è andata oltre?Cosa ha sollecitato questa esplosione violenta? E’ importante capirlo, si fa presto altrimenti ad andare in una direzione piuttosto che in un’altra”.
Inoltre, per quanto abbiamo saputo comandante, Alessandro Impagnatiello avrebbe lasciato diverse prove e tracce di sangue nella casa in cui il delitto è avvenuto. Se lo avesse premeditato sarebbe stato più accorto secondo lei?
Comandante Garofano a Notizie.com: “Mi sono immaginato la veemenza con cui ha infierito”
“E’ così, perchè vede un omicidio premeditato scandisce bene (anche quando comunque viene individuato il colpevole) tre momenti: la preparazione, l’esecuzione e la fase in cui si prova a disfarsi del corpo”.
Tornando comandante all’analisi di tabulati e pc: quanto tempo indietro occorre andare per avere un quadro più esaustivo e oggettivo possibile?
“Il pregresso va indagato partendo dalla relazione che avevano iniziato Giulia e Alessandro, magari sin dall’inizio per capire meglio ancora il profilo criminale di questo uomo. Si intersecherà ovviamente la relazione con l’altra donna. Perchè il percorso investigativo non può essere congelato solo agli ultimi momenti. E tutto ciò servirà alla costruzione di un impianto accusatorio che possa determinare la pena più giusta per questo atto disumano”.
Un’ultima domanda comandante, la sua lunga e profonda esperienza, cosa le fanno dire di Impagnatiello, di un uomo che ammazza la compagna e il figlio che aveva in grembo?
“Mi sono immaginato la veemenza con cui ha infierito. Può aver pensato, prima che arrivasse ad uccidere: non voglio o non potrò partecipare alla crescita congiunta del bambino che sarebbe nato da lì a poco; e poi Giulia in qualche modo lo ha smascherato e messo in difficoltà nel suo contesto sociale…La tutela del sè a volte purtroppo prevale, fino alle conseguenze estreme. Se sei persona equilibrata riesci a fermarti, altrimenti puoi compere quello che ha commesso Impagnatiello”.