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Riggi (Geopolitica.info): “Come cambia la guerra dopo il crollo della diga di Kakhovka”

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Francesco Spagnolo

Lorenzo Riggi di Geopolitica.info in esclusiva ai nostri microfoni: “L’attacco alla diga potrebbe portare più benefici ai russi. Ecco perché”.

Sono state ore di accuse reciproche tra Russia e Ucraina dopo il crollo della diga di Kakhovka. La nostra redazione ha contattato Lorenzo Riggi, responsabile desk Russia del centro studi Geopolitica.info, per fare il punto della situazione.

Lorenzo Riggi in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa

Lorenzo, in queste ultime ore abbiamo assistito ad un rimbalzo di responsabilità tra Russia e Ucraina per la distruzione della diga di Kakhovka. Chi ha ragione?

Per prima cosa bisogna dire che nei mesi scorsi anche gli ucraini avevano provato a compiere attacchi contro la diga però fondamentalmente non si erano risolti in danni significativi. In questo caso parliamo di una vicenda completamente diversa visto che l’obiettivo era proprio quello di danneggiarla. A mio avviso il crollo potrebbe essere più funzionale alla Russia che all’Ucraina anche se in generale non vedo vantaggi significativi per entrambe le parti. Dal punto di Mosca la distruzione della diga consente di allargare il fiume e complicare qualsiasi operazione di sbarco del ucraini, ma allo stesso tempo sono state inondate alcune istallazioni. Dal punto di vista ucraino, invece, non vedo vantaggi importanti“.

Riggi: “La controffensiva dell’Ucraina è già iniziata”

La guerra in Ucraina prosegue senza sosta – Notizie.com – © Ansa

Quindi diciamo che Mosca potrebbe aver fatto saltare la diga per evitare una controffensiva ucraina?

Tra le due opzioni sarei più incline a pensare che i vantaggi di Mosca con la distruzione della diga sono molto più importanti“.

Come cambia, invece, lo scenario della guerra?

Non cambia radicalmente perché l’Ucraina non ha a disposizione molti mezzi per compiere operazioni di sbarco significativi. Infatti anche la possibilità di sbarcare dall’altra parte del fiume era poco consistente. La zona più calda in questo momento continua ad essere quella di Zaporizhzhia. Qui vediamo da giorni come gli ucraini stanno cercando di individuare i punti deboli della Russia“.

Quindi possiamo dire che la controffensiva ucraina è pronta ad iniziare?

In realtà la controffensiva è iniziata. Poi bisognerà capire se andrà avanti e molto dipenderà dagli esiti di questi attacchi. A Kiev sono consapevoli di avere risorse limitate e il rischio è quello di non produrre risultati tangibili e significativi. Per questo motivo si stanno muovendo con cautela“.

La situazione a Bakhmut?

La città è in mano ai russi. In questo momento gli ucraini stanno contrattaccando ai fianchi“.

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