Btp Valore, gli ultimi dati che sono stati emanati parlano sin troppo chiaro: cresce, sempre di più, l’interesse per quanto riguarda i piccoli risparmiatori
Quello del Btp Valore non può che essere un grande successo. Nella giornata di domani dovrebbe giungere al termine il collocamento della nuova emissione del Tesoro. Gli ultimi aggiornamenti evidenziano, sempre di più, la ricerca di rendimenti in un contesto di tassi in rialzo. In particolar modo per quanto riguarda i piccoli risparmiatori. Di conseguenza, però, se la consapevolezza finanziaria tende ad aumentare ed, allo stesso tempo, le risorse vengono dirottare verso uno strumento caro agli italiani, allora il tutto potrebbe risultare difficile. Motivo? La previdenza complementare potrebbe subire non pochi problemi, in merito agli ultimi risultati che arrivano dal mercato.
Nella giornata di ieri, mercoledì 7 giugno, la Btp Valore si è attestata a 4,2 miliardi di euro. Una cifra che porta ad arrivare a 14,8 miliardi totali, Se non è un record (e lo è) allora poco ci manca. Basti pensare che, nel maggio del 2020 il record lo deteneva la Btp Italia che si era fermata “solamente” a 13,9 miliardi. Importanti novità arrivano anche per la vicenda che riguardano i contratti a quota 523.426 con un taglio medio di 28.362 euro.
In merito a questi ultimi aggiornamenti sono arrivate importanti dichiarazioni anche da parte del numero uno del Debito pubblico del Mef, Davide Iacovoni (a riportarlo il quotidiano “Il Giornale“): “Stiamo assistendo a un crescente interesse di investitori molto piccoli dal punto di vista della detenzione di risorse finanziarie, persone fisiche con un’entità di risparmio anche modesta. Siamo in una fase in cui, oltre al problema dell’inflazione da cui ci si vuole proteggere, c’è anche il tema di mettere a reddito i propri risparmi che magari sono tenuti in conto corrente senza remunerazione“.
In conclusione bisogna fare qualche precisazione anche per quanto riguarda la relazione annuale della Covip, l’Authority di vigilanza sui fondi pensione complementari. A quanto pare c’è stato un calo finanziario importante lo scorso anno. Tanto è vero che sono scesi i rendimenti con tanto di diminuzione delle risorse accumulate da queste forme pensionistiche. Cresce la rivalutazione del Tfr. Alla fine del 2022 le risorse si attestavano a 205,6 miliardi di euro, in calo del 3,6% rispetto all’anno precedente.