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Politica

Contro la violenza sulle donne, varato il ddl, soddisfazione del governo

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Cristiano

Nella giornata di ieri il Consiglio dei ministri ha deciso di approvare il disegno di legge per cercare di dare un importante segnale contro la violenza sulle donne 

C’è soddisfazione nel governo dopo che sono state approvare le misure, nell’ultimo Cdm, contro il femminicidio. Le prime dichiarazioni arrivano direttamente dal vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli: “Queste misure sono una prima risposta e testimoniano quanto sia importante e sentita dal governo e dal centrodestra questa tragica piaga“. L’obiettivo, infatti, è quello di predisporre l’arresto in flagranza differita, entro le 48 ore, per stalking, violazione del divieto di avvicinamento e maltrattamenti contro i famigliari. Le novità non sono finite visto che sono pronte ad entrare in giochi filmati ed immagini che faranno da prove.

Violenza donna (Ansa Foto) Notizie.com

Una risposta che, a quanto pare, sarà ancora più rapida ed incisiva: “Soprattutto grazie alla norma che vede in 30 giorni il limite massimo sia per le istanze di misure cautelari dei pubblici ministeri sia per la loro applicazione da parte del gip. Sono previste anche misure più severe per chi ha già in passato commesso simili reati. Lo Stato è al fianco di tutte le donne maltrattate e perseguitate“. In merito a questa vicenda sono arrivate le parole anche dalla ministra per le Pari Opportunità e Famiglia, Eugenia Maria Roccella. Quest’ultima ha parlato direttamente in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Violenza contro le donne, firmato ddl: le parole di Roccella e La Russa

Queste le parole del ministro: “Con questa legge interveniamo su alcuni punti critici con una notevole forza. Questo non basta se non viene accompagnato da un cambiamento culturale. L’ultimo caso rappresenta quello di Giulia Tramontano che nessuna legge avrebbe potuto salvare“. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, aveva proposto una manifestazione di soli uomini. Una idea che potrebbe anche andare bene, ma per la Roccella bisogna fare di più: “Occorre una presa di coscienza per le nuove generazioni. Con il ministro Valditara stiamo pensando di fare una campagna nelle scuole diffondendo le nuove norme“.

Violenza donna (Ansa Foto) Notizie.com

In conclusione anche lo stesso Ignazio La Russa, ai microfoni del Tg1, ha voluto fare chiarezza: “Il rispetto deve partire dalla famiglia. Il ‘ceffone’ era metaforico. Ma se poi una sculacciata dovesse servire, non sarebbe la fine del mondo. Si educa con l’esempio che vale più di mille parole, l’esempio è essenziale“.

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