Il Milan rivoluziona, via Maldini e Massara e Pioli più che mai al centro del progetto tecnico. Proprio intorno alla figura del tecnico si sarebbero create forti frizioni tra l’ex capitano e la proprietà americana.
La notizia ha scosso il mondo rossonero ed era inevitabile che fosse così. L’addio traumatico a Paolo Maldini spacca in due l’ambiente tra chi vuole dar fiducia a RedBird e chi invece contesta aspramente la scelta di separarsi dal direttore tecnico.
Paolo Maldini che, insieme a Massara, in poco tempo aveva contribuito a portare a Milanello scudetto e semifinale di Champions, è stato liquidato in poche ore e con un freddo comunicato sul sito del club. Un modus operandi che a molti non è piaciuto. Il Milan ora riparte dal CEO, Giorgio Furlani, da Geoffry Moncada e probabilmente anche da elementi di fiducia di RedBird come Billy Bean inventore del metodo MoneyBall che ha anche ispirato un film interpretato da Brad Pitt. Inoltre un ruolo centrale lo avrà anche Stefano Pioli che assumerà i connotati del manager all’inglese, un po’ quello che è oggi Pep Guardiola al City o è stato Sir Alex Ferguson in passato allo United o Arsene Wenger all’Arsenal. Proprio intorno alla figura di Stefano Pioli, però, si sarebbero create forti frizioni tra la proprietà americana e Paolo Maldini (coadiuvato da Massara).
Il rapporto tra Maldini e Pioli non era più solido da mesi. Su questa frattura, inevitabilmente, ha pesato la scelta del tecnico di dare pochissimo spazio agli acquisti più importanti del mercato estivo 2022 come Origi e De Ketelaere. Ma anche di tagliare alcuni giocatori giovani sui quali Maldini avrebbe voluto vedere più attenzione come Vranckx o Adli. Inoltre all’ex direttore tecnico non sarebbe più andato a genio il calcio proposto da Pioli, sempre uguale a se stesso, incapace di modificarsi, di trovare un’alternativa alle difficoltà incontrate dal Milan nella seconda parte di stagione. Per questo, Maldini e Massara avrebbero optato per l’esonero, forse già dopo la sconfitta di La Spezia, sicuramente a campionato finito. Campionato che, senza penalizzazione della Juve, il Milan avrebbe finito fuori dalle prime quattro.
Il piano di Maldini era di puntare su un tecnico con un’identità forte e chiara. Sè vociferato di Andrea Pirlo, ma pare che nelle idee di Maldini ci fosse soprattutto Maurizio Sarri. La proprietà invece non ha mai avuto dubbi su Pioli, molti di più sull’operato di Maldini e Massara.