Un vero e proprio scandalo quello che si è verificato all’interno della Motorizzazione civile della città. Momenti che una ragazza non potrà assolutamente dimenticare: “E’ stato imbarazzante”
A quanto pare un episodio del genere, a dire il vero, non si è mai verificato. Allo stesso tempo, però, questo episodio che stiamo per andarvi a raccontare ha scatenato un vero e proprio putiferio. E non potrebbe essere altrimenti visto che, quanto accaduto, ha raggiunto dei livelli a dir poco imbarazzanti. Il tutto è accaduto a Ponteselice (provincia di Caserta) dove all’interno degli uffici della Motorizzazione civile ci sono stati momenti a dir poco spiacevoli. A raccontare l’episodio una giovane donna che aveva sostenuto l’esame scritto per poter avere la patente B. A quanto pare i primi problemi ci sono stati con il sistema di riconoscimento del volto dei candidati.
In alcuni casi l’apparecchiatura non li riconosceva. Una volta che hanno attraversato il metal detector un altro allarme. I sensori avevano rilevati dei metalli all’altezza del seno. In più di una occasione le hanno fatto fare avanti e indietro per capire se il problema persisteva. Una delle guardie giurate le aveva detto che, in questo modo, non avrebbe potuto effettuare l’accesso. “Gli ho fatto presente che se il problema era il reggiseno potevo allontanarmi per toglierlo. In tono poco amichevole mi ha risposto che potevo fare come credevo, ma che se non fossi tornata in tempo non avrei potuto sostenere l’esame. A questo punto mi sono arrabbiata con lui e mi sono allontanata per cambiarmi”.
24 ore prima dell’esame i candidati erano stati avvertiti che non avrebbero potuto portare oggetti metallici all’interno dello stesso. Così come reggiseni con ferretto. Csì ha fatto la candidata, ma la fibbia di chiusura è bastata ad attivare l’allarme. Non erano presenti autorità donne che lavorassero per la Motorizzazione in quel momento. Tanto è vero che la candidata ha chiesto all’istruttrice della scuola guida (che in quel momento l’aveva accompagnata) ad accompagnarla in bagno per cambiarsi. I problemi, però, non sono finiti visto che anche la camicetta bianca della giovane rivelava qualche suono di troppo.
Una situazione a dir poco imbarazzante: “Sono dovuta entrare nei locali dell’esame reggendo dei fogli davanti al torace e solo così ho potuto sostenere la prova. La signora della scuola guida mi ha tenuto il reggiseno per quel tempo”. Una volta compilate le schede, la candidata ha dovuto rifare il tragitto all’inverso, sempre coprendosi con le carte. Non si tratterebbe affatto della prima volta che si verifica un episodio del genere.