La decisione della Pulce è stata qualcosa di veramente inaspettato. Tra Barcellona e Arabia Saudita nessuno avrebbe pensato ad un suo futuro a stelle e strisce
Leo Messi ha deciso il suo futuro. Ad attenderlo nella prossima stagione ci sarà il campionato americano della MLS con la maglia dell’Inter Miami. Nonostante non ci sia sul piatto un accordo ufficiale è stato lo stesso calciatore argentino a rivelare la squadra in cui andrà a giocare il prossimo anno. Una scelta piuttosto inaspettata, ma allora perché Messi ha deciso di finire negli Stati Uniti?
Il ragionamento fatto da Messi è stato piuttosto lineare anche se ha incontrato più di una difficoltà nella sua decisione. Senza ombra di dubbio quello che tutto il mondo o quasi si sarebbe aspettato era un suo ritorno al Barcellona. Da mesi in nella capitale catalana non si faceva altro che parlare del ritorno di Messi, un possibile ritorno capace addirittura di far passare in secondo piano la vittoria della Liga. Non è mancata conferenza stampa da qualche mese a questa parte in cui al tecnico blaugrana Xavi, per altro ex compagno di Messi, non fosse chiesto di Leo e del suo ritorno a casa. Tutto sembrava apparecchiato, tutto tranne un aspetto, forse quello più importante al giorno d’oggi, l’aspetto economico. Intendiamoci: Messi non ha fatto nessuna pressione per ottenere ingaggi faraonici. Il problema è il Barcellona, una squadra che versa in condizioni talmente critiche a livello finanziario da dover ipotecare il proprio futuro vendendo il proprio marchio ai fondi d’investimento, oppure da dover rinunciare ad un calciatore durante la stagione perché fuori dai paletti imposti dalla pur lasciva Federazione spagnola.
Eppure una piccola apertura della Liga al ritorno di Messi c’era stata con una sorta di via libera al Barcellona a patto che avesse venduto qualche giocatore per rientrare dell’investimento sull’argentino. Ecco questo è il motivo per cui Messi non è voluto tornare. “Non voglio che ricapiti quanto già successo in passato. Non voglio che i miei compagni debbano andarsene o abbassarsi gli stipendi per colpa mia“. Nonostante Barcellona sia casa sua e sia il posto dove per sua stessa ammissione tornerà a vivere dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, questa volta era giusto farsi da parte. Sarebbe potuto restare in Europa allora no? Ecco, in realtà a quanto pare nessun club si è fatto seriamente avanti per trattare con lui e il suo entourage.
E in Arabia Saudita a guadagnare 2/300 milioni all’anno come Ronaldo, Benzema e da ultimo Kantè? In effetti il contatto c’era e pure piuttosto avanzato. L’Al Hilal aveva offerto cifre da capogiro alla pulce che però ha deciso di ragionare non solo in prima persona o meglio non solo con le proprie tasche. Per lui e soprattutto per la sua famiglia come ha raccontato non sarebbe stata la scelta giusta. Ecco perché andare a Miami, in un campionato minore come quello arabo e per molti meno soldi. Ma forse di denaro alla pulce non è che ne serva in fondo così tanto, no? E allora sì la scelta più giusta è stata quella di firmare per una squadra americana e di potare con se la famiglia in una delle città più importanti e all’avanguardia del mondo intero, permettere che i figli abbiano un’istruzione di un certo livello e che la compagna possa vivere in totale libertà e serenità. Il tutto in attesa delle firme ufficiali e del futuro ritorno a casa, a Barcellona.