Under 21, Moise Kean ha deciso di lasciare il ritiro dopo un colloquio con il commissario tecnico Paolo Nicolato: ed il motivo fa decisamente discutere
L’Italia Under 21, in vista del prossimo campionato Europeo (in programma in Romania e Georgia), dovrà fare a meno di uno dei suoi uomini di esperienza come Moise Kean. L’attaccante della Juventus, nel pomeriggio di ieri mercoledì 7 giugno, ha deciso di fare le valigie e di lasciare il ritiro degli ‘Azzurrini‘. Il classe 2000 avrebbe avuto un colloquio con il commissario tecnico Paolo Nicolato. Una decisione che, oltre al suo allenatore, ha spiazzato l’ambiente azzurro. Il reparto offensivo perde sicuramente grande qualità in avanti, ma il nativo di Vercelli ha deciso di anticipare le vacanze estive.
Ovviamente questa sua decisione è stata oggetto di numerose critiche da parte degli utenti dei social network. Gli stessi che non hanno accettato questa decisione. In particolar modo quando è stato reso noto il motivo di questo suo rifiuto. Lo stesso che ha fatto decisamente discutere. A quanto pare il 23enne non avrebbe molta voglia di intraprendere questo percorso con il settore giovanile azzurro nel torneo. Una presa di posizione molto singolare visto che ci sono stati davvero pochi casi del genere. Possibile mai che, tutto questo, sia dovuto solamente ad una mancanza di motivazione?
Kean lascia ritiro Under 21, niente Europeo: mancanza di motivazione
Niente Europeo Under 21 per Kean che ha rifiutato la convocazione. Nicolato lo aveva inserito nella lista dei convocati, ma a quanto pare dovrà ridisegnare completamente i piani e tenere presente qualcun altro che avrà più ‘fame’ del centravanti bianconero. Un incarico che non se l’è sentita di accettare, nonostante moltissimi ragazzi corrono questo sogno di vestire la maglia azzurra. Kean e Nicolato hanno avuto un lungo colloquio dove l’atleta ha reso note le sue motivazioni. Altro che problema fisico o altro. Così come non è da escludere il fatto che sia “scarico” dopo una stagione non esaltante alla Juventus.
Soprattutto dal punto di vista realizzativo dove ha trovato la rete in 8 occasioni, ma in 40 presenze. La sua seconda esperienza alla ‘Continassa‘ non si è rivelata per nulla entusiasmante. Secondo quanto riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport‘ l’attaccante ha ammesso, al suo ct, di sentirsi come un “pesce fuor d’acqua”. Una persona completamente senza stimoli e motivazioni. Quindi ha preferito scegliere di non partire e di lasciare il posto ad altri.