USA, non finiscono assolutamente i guai che vedono come protagonista Donald Trump: l’ex presidente americano è oggetto di una indagine penale
Ancora un’altra notizia “bomba” che arriva direttamente dagli Stati Uniti D’America e che vede come protagonista l’ex presidente, Donald Trump. L’attuale candidato alla presidenza (per le elezioni del prossimo anno) è nuovamente nell’occhio del ciclone per via di un’altra vicenda che lo vede come protagonista. Secondo quanto riportato da alcuni media locali pare che i pubblici ministeri federali abbia notificato a lui una indagine penale. Una notifica che, a dire il vero, porta la firma di uno dei procuratori speciali del Paese come quella di Jack Smith.
Lo stesso procuratore pare che stia indagando sulle carte classificate e che sarebbero state portate dal tycoon nella sua residenza a Mar-a-Lago. Ovvero l’abitazione che è stata posta sotto sequestro lo scorso anno e che ha scatenato non poche polemiche. Non è affatto finita qui visto che Smith è pronto a puntare nuovamente il dito contro l’ex presidente USA ed in procinto di incriminarlo. Una vicenda che, nel giro di pochissimi minuti, ha immediatamente fatto il giro del Paese.
In quest’ultimo periodo si sta sentendo molto parlare negli USA del procuratore Smith. Lo stesso che avrebbe portato alcune figure importanti del tycoon davanti al gran giurì. Gli stessi che indagano sulla vicenda di alcuni documenti classificati. Tra questi alcuni che comprendono uno dei suoi avvocati: stiamo parlando di Evan Corcoran ed anche dell’ex capo dello staff, Mark Meadows. In merito a questa vicenda arrivano altre importanti dichiarazioni.
Questa volta arrivano direttamente da un ex portavoce di Donald Trump. Si tratta di Taylor Budowich. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani pare che quest’ultimo avrebbe ammesso di essere stato sottoposto ad interrogatorio in quel della Florida. La lettera che è stata inviata all’imprenditore non è altro che una “incriminazione ” che potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Non è da escludere neanche che possa trattarsi di una questione di ore. In base al regolamento del dipartimento di Giustizia i procuratori possono inviare una “lettera mirata” a coloro che potrebbero essere accusati in relazione a un’indagine del gran giurì.