Bambini accoltellati, arrivano importanti aggiornamenti sulle loro condizioni di salute: novità anche per quanto riguarda il folle che ha compiuto questo attentato
La Francia è ancora sotto shock per quanto accaduto nella giornata di ieri, giovedì 8 giugno, in un parco ad Annecy. Ricordiamo che un uomo, Abdalmasih Hanoun, richiedente asilo israeliano ha colpito all’impazzata tutti coloro che avevano davanti. Tra questi anche quattro bambini e due adulti. Direttamente dal Paese transalpino arrivano importanti aggiornamenti sulle condizioni di salute. Due dei quattro piccoli accoltellati restano in gravi condizioni. Questo è quello che ha annunciato il portavoce del governo, Olivier Veran. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni dei giornalisti.
Tutti i piccoli che sono rimasti feriti sono stati portati subito in ospedale e, successivamente, operati. Come riportato in precedenza, però, due di loro non sono ancora fuori pericolo e stanno lottando tra la vita e la morte. Nel frattempo arrivano importanti novità anche per quanto riguarda l’aggressore. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che l’uomo verrà sottoposto ad una visita da parte di uno psichiatra. Quest’ultimo dovrà stabilire le sue condizioni mentali.
Nel corso dell’aggressione, l’uomo si è sempre dichiarato cristiano e nel momento dell’attacco avrebbe gridato (in più di una occasione) “In nome di Gesù“. Dopo che era stato lanciato l’allarme è stato immediatamente identificato e arrestato da parte degli agenti. Gli inquirenti, però, non hanno ancora avuto la possibilità di interrogarlo per via delle sue condizioni che sono state definite “agitate“. Di conseguenza, dopo che sono stati resi noti i risultati della sua visita psichiatrica, si deciderà se prolungare o meno lo stato di fermo. Nel caso in cui dovessero essere riscontrati dei problemi nell’aggressore, allora verrà ricoverato. Successivamente sono state rese note alcune informazioni che riguardano l’uomo.
31 anni, in passato aveva ottenuto un permesso d’asilo nel nostro Paese e non solo: anche in Svizzera e in Svezia. In quest’ultima nazione viveva da 10 anni, ma dopo non essere riuscito ad ottenere la nazionalità svedese si era trasferito in Francia. Di conseguenza ha chiesto lo statuto di rifugiato. Una domanda che, però, gli era stata respinta qualche giorno fa. Nel frattempo ci sono state proteste da parte di alcuni esponenti di estrema destra che sono scese in piazza (almeno una 50ina) dove hanno preso seriamente di mira il governo per quanto successo. Anche Marine Le Pen ha voluto dire la sua: “Bisogna restringere considerevolmente il diritto d’asilo“.