Il ministro Musumeci in un’intervista a ‘La Repubblica: “Bonaccini pensi a fare il presidente della Regione. Sul commissario ho un’altra idea”.
La questione del commissario per la ricostruzione dell’Emilia Romagna continua a far discutere. Nell’ultimo incontro con il governo i sindaci hanno ribadito la necessità di accelerare sulla nomina. Da parte del premier, però, non sembra esserci nessuna intenzione di affrettare i tempi e questa idea è confermata anche dal ministro Musumeci.
“La fase dell’emergenza durerà un anno – ha detto Musumeci in un’intervista a La Repubblica – poi ci sarà quella della ricostruzione e lì serviranno miliardi, ma verranno gestiti dal commissario straordinario. Se sarà Bonaccini? Tutto può essere, ma io penso più ad una figura manageriale. Il periodo può durare anche 9-10 anni e secondo me serve una persona in grado di dedicarsi giorno e notte a questo problema“.
Musumeci: “Bisogna prevenire queste fenomeni”
Altra parola chiave di questa intervista è prevenzione. “Negli ultimi 30-40 anni si è deciso di seguire una linea perversa – ha sottolineato Musumeci – si è preferito pensare a ricostruire più che a progettare perché ripartire dopo una tragedia porta più consenso rispetto a mettere in sicurezza un fiume per evitare una alluvione e quindi è arrivato il momento cambiare mentalità“.
“Se la tragedia in Emilia Romagna poteva essere evitata? Non mi va di dare voti o altro. Dico solo che in Italia sul rischio climatico non si è lavorato sulla prevenzione – ha detto ancora il ministro – non bisogna più dire se accadrà, ma quando succederà“.
Musumeci: “La legge SalvaMare? C’è un tavolo aperto”
Musumeci in questa intervista si è soffermato anche sulla legge SalvaMare: “E’ un provvedimento che non è il nostro. E’ vero che ci sono aspetti che abbiamo votato, ma stiamo parlando di un qualcosa che risale allo scorso anno e ci saranno dei cambiamenti. Noi abbiamo aperto un tavolo con altri tre ministeri e alcune associazioni. Date? Non dico nulla. Però voglio ricordare che entro luglio sarà definito il Piano del Mare, che avrà come obiettivo quello di mettere in campo delle regole sul commercio e l’economia“.