Nella giornata di ieri è stato stilato un importante accordo per quanto riguarda la vicenda dei migranti. Intesa raggiunta con l’Unione Europea. Una scelta che, però, ha fatto infuriare Viktor Orban che ha “rotto” con Giorgia Meloni
Direttamente da Lussemburgo arrivano delle importanti notizie che riguardano la questione dei migranti e asilo. Con l’Unione Europea è stato raggiunto un accordo. Un sostegno che è stato fin troppo ambio, anche se allo stesso tempo ha visto contrati due nazioni: la Polonia e l’Ungheria. Proprio su quest’ultima vogliamo soffermarci visto che il presidente del Paese, Viktor Orban, non ha per nulla preso bene questa decisione. Si sono astenuti Malta, Slovacchia, Lituania e Bulgaria. Tutte le altre, invece, hanno votato a favore. Per l’approvazione definitiva si dovrà trovare una posizione comune con il Parlamento Europeo.
Mentre la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parla di un importante successo, non si può dire lo stesso dei suoi alleati (tra questi proprio l’Ungheria) che hanno parlato di pugnalate alle spalle. Le dichiarazioni di Orban non sono affatto passate inosservate e tuonano fin troppo. Non sono assolutamente mancate le polemiche e punta il dito contro Bruxelles: “Stanno abusando del loro potere. Vogliono ricollocare i migranti in Ungheria con la forza. Questo è inaccettabile, vogliono trasformare con la forza l’Ungheria in un Paese di migranti“.
Migranti, accordo raggiunto con Ue: situazione tesa tra Meloni ed Orban
La conferma delle dichiarazioni di Orban arriva direttamente da un tweet pubblicato dal suo portavoce, Zoltan Kovacs. Come riportato in precedenza sia l’Ungheria che la Polonia sono stati gli unici due Paesi che hanno votato contro a questa idea di cui se ne è parlato direttamente al Consiglio Affari interni. Una vicenda che, a quanto pare, continuerà ad alimentare polemiche con il passare dei giorni.
Ricordiamo che questo accordo prevede, appunto, l’obbligo di solidarietà. Non di un possibile ricollocamento. Anche perché, per ogni migrante non ricollocato, bisogna versare anche una quota importante. Tanto è vero che si parla di almeno 20mila euro. I rapporti tra la Meloni ed Orban, già dalla giornata di ieri, si sono raffreddati vistosamente.