“Giubileo ed Expo 2030. Salvini guarda in quella direzione, basta cincischiare su Roma. Serve risolvere”. Idee chiare e obiettivi altrettanto precisi per Davide Bordoni, nominato nuovo coordinatore regione del Lazio per la Lega
“La sua nomina è in continuità con l’attività portata avanti sino ad oggi nel Lazio, e premia il prezioso lavoro svolto da tutta la squadra della Lega a livello regionale. Un impegno che ha prodotto gli ottimi risultati del Partito alle ultime amministrative e che continua, giorno dopo giorno, su tutto il territorio.”
Dichiarazione di Matteo Salvini: “Buon lavoro a Davide e grazie a Claudio per l’impegno e i grandi risultati. La Lega è in salute e in crescita da Sud a Nord. Nel Lazio siamo determinati a essere sempre più protagonisti”. Il fresco di nuovo incarico è Davide Bordoni, 49 anni e romano, responsabile ora regionale della Lega nel Lazio . Lo ha deciso lo stesso leader Salvini. Bordoni, succede dunque a Claudio Durigon, che ha ricoperto il medesimo ruolo di coordinamento territoriale del partito negli ultimi anni, ed è attualmente chiamato a rispondere ad altri impegni istituzionali e di governo.
Bordoni, ex Dc, passato poi a Forza Italia, quindi consigliere municipale e poi presidente di Municipio. Arrivato all’assessorato alle Attività Produttive nella Giunta Alemanno, infine da qualche anno il passaggio alla Lega di Salvini. Conoscitore della politica, carattere fermo, ma imperturbabile all’apparenza. A lui ora spetta un’impresa mica male: far tornare il partito di cui il vicepremier e ministro delle Infrastrutture è leader, verso traguardi importanti. Soprattutto nella Capitale. “Basta cincischiare, il nostro è il partito delle risposte. Ora serve risolvere”. Lo ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com lo stesso neo coordinatore del Lazio, che abbiamo “disturbato”, tra un impegno e l’altro. Tra il Campidoglio, dove è consigliere di opposizione, e il ministero di cui Salvini è titolare. Perchè la chiave per puntare di nuovo su Roma, passa necessariamente per le grandi opere. Mirando dritto a Giubileo ed Expo 2030.
Bordoni, intanto complimenti e in bocca a lupo per la nuova nomina. L’attende un compito non da poco…
“Ovviamente ne approfitto per ringraziare di nuovo Matteo Salvini e Claudio Durigon che mi ha preceduto alla guida del partito nel Lazio. Io ero già su Roma. Penso con orgoglio a quanto dovrò fare, per migliorare ulteriormente l’organizzazione della Lega alla luce degli ottimi risultati che abbiamo conseguito durante le amministrative. Mi attende un lavoro politico su tutto il Lazio, basato ovviamente sulle strategie di governo”.
In che direzione punta la Lega nel Lazio e su Roma?
“Dobbiamo migliorare la nostra presenza in modo particolare a Roma ovviamente. Essere sul territorio e non soltanto quando si è in campagna elettorale. Il tema per una città complicata, incastrata in problematiche e questioni annose che non sono mai state risolte è uno uno soltanto: infrastrutture e trasporti. Anello ferroviario e metropolitane, la Lega ci crede e il ministero infatti ha investito con 2,2 miliardi di Euro. Dico che è arrivato il momento di smettere di cincischiare. Ora occorre risolvere. E poi si devono tenere a mente due appuntamenti da non fallire…”
Quali?
“Il Giubileo ed Expo 2030, Matteo Salvini ha ragione a guardare in quella direzione”.
E’ un avvertimento al Pd e a Gualtieri? Lei è all’opposizione in Campidoglio, come giudica il lavoro del sindaco?
“I rapporti sono di collaborazione, sosteniamo e ci siamo nelle cose che riteniamo opportuno appoggiare, ma si potrebbe fare di più e Gualtieri dovrebbe essere più presente. Ovviamente non siamo soddisfatti del lavoro fatto fin qui, mi auguro che il sindaco ifino ad ora sia stato in fase di “rodaggio”, mettiamola così! Lo dico a beneficio dei romani… E noi ovviamente dovremo essere bravi a farci trovare pronti”.
Domani a Roma sfila il Gay Pride, la Regione Lazio ha tolto il patrocinio, il Comune ha polemizzato su questo e il sindaco domani sarà alla manifestazione. La Lega credo abbia un’idea chiara su questo. E la sua?
“Non mi faccia entrare in queste dinamiche…Credo però ci sia stata una forte strumentalizzazione”.