Ci sono ancora gli echi di quanto avvenuto all’interno di una moschea dove sono moti tanti funzionari talebani
Una Regione e un pezzo di mondo sempre più infuocato che mai. Attentati ci sono quasi ogni giorno e sono praticamente all’ordine del giorno, come se fosse una guerra, ma una guerra vera e propria ancora non c’è in Afghanistan, almeno intesa come tale e come c’è sempre stato in quelle zone. Ma quanto successo qualche giorno fa nell’attacco alla moschea è stato rivendicato dall’Isis. E’ stata proprio l’organizzazione terroristica ad organizzare l’attacco kamikaze durante il funerale di un funzionario talebano, nel quale sono morte 13 persone e 30 sono rimaste ferite.
E’ stata una nota diffusa nella serata di venerdì dalla costola regionale del sedicente Stato islamico, famosa ai più come Stato islamico nella provincia di Khorasan che ha affermato di aver colpito durante il funerale svoltosi vicino alla moschea Nabawi nella città di Faizabad, nella regione Badakhshan. Secondo l‘Isis le vittime sarebbero almeno 20, tutti funzionari talebani.
Un bilancio tragico e una rivendicazione che fa paura
La strage di cui tanti hanno parlato è avvenuta durante le esequie di Nisar Ahmad Ahmadi, il vice governatore del Badakhshan ucciso, sempre da un attentato con una forte esplosione di un’autobomba insieme al suo autista a inizio settimana. Anche questo atto, rivendicato dall’Isis proprio qualche giorno fa.
Un momento di grande tensione. Il bilancio dell’altro giorno, almeno secondo i media talebani, parla di una quindicina di morti e oltre cinquanta feriti. A riportarlo sono i media afghani, dove sarebbero rimasti uccisi alcuni alti funzionari talebani. Ed era questo lo scopo dei terroristi dell’Isis. Il timore è che si sia solo all’inizio di un’escalation che mette i brividi.