Gli italiani iniziano a popolare le splendide spiaggie della penisola, ma ad aspettarli ecco un sensibile incremento del costo della vita in spiaggia
Dopo aver analizzato l’impressionante rincaro di alberghi e trasporti, eccoci a constatare anche un sensibile incremento anche del costo della vita in spiaggia.
L’apertura della stagione estiva ha segnato l’inevitabile innalzamento dei costi nei listìni degli stabilimenti balneari, che schiacciati da inflazione e caro bollette, hanno fatto registrare al Codacons un incremento sostanziale dei prezzi.
Il rincaro parte ovviamente dai prezzi degli ombrelloni, dei lettini e delle sdraio, sui quali si registra un’impennata del 10% o 15% in tutta la penisola, con picchi del 25% in più rispetto al 2022. Tra i casi più eclatanti spicca il costo di un gazebo nel Salento, che può arrivare a costare 1000 euro al giorno. Le spese a carico dei gestori non hanno lasciato scampo al consumatore finale, che oltre a ombrelloni, sdraio e lettini, si troverà a pagare di più anche per cibi e bevande. Come avvenuto all’interno dei supermercati, anche in spiaggia alimenti e bevande salgono del 5% o del 10%, facendo salire sensibilmente il costo finale di una vacanza italiana.
Il Codacons, prendendo in considerazione una famiglia media con due bambini, ha evidenziato che per l’affitto di un ombrellone e due lettini, consumazione nei lidi, carburante e parcheggio, si arriverà a spendere mediamente tra i 100 e i 110 euro al giorno. Difatti, rispetto al 2022 si va a configurare un’incremento del 13,4%. Se si considera l’assenza di una parallela crescita degli stipendi e lo sconvolgente rincaro di trasporti e alberghi (compresi B&B e appartamenti in affitto), ecco che l’estate 2023 si piazza saldamente al primo posto nella preoccupante classifica delle estati più costose di sempre.