Un episodio che mette in luce ancora una volta i grandi rischi che ci sono ogni volta che acquistiamo qualcosa al supermercato
È stata condotta un’indagine estremamente delicata che ha rivelato un risultato sconcertante, ossia “l’illecito riutilizzo delle carcasse animali per la produzione di farine e grassi animali“. Questa inchiesta, avviata nel 2011, ha portato – come si legge su ‘La Gazzetta di Bari’ odierna – a decine di denunce contro imprenditori e professionisti del Nord Barese, e all’epoca ha meritato un encomio solenne per i militari del Corpo Forestale dello Stato (ora carabinieri) di Ruvo di Puglia. Tale riconoscimento è stato però considerato insufficiente per un’attività investigativa che ha coinvolto l’intero settore della produzione di farine animali, con gravi implicazioni per la salute umana.
La questione è stata discussa due volte dal Tribunale Amministrativo Regionale (Tar): la prima per ottenere il giusto riconoscimento per “il pericolo affrontato dagli operatori, che secondo i giudici meritavano un alto riconoscimento come la promozione per meriti straordinari“. Il ricorso è stato accolto nel 2019, annullando così la decisione di conferire ai militari “l’encomio solenne” invece della promozione per meriti straordinari, in considerazione delle loro notevoli qualità professionali e dell’eccezionale determinazione dimostrata durante questa delicata indagine. Quattro anni dopo, nonostante la sentenza del Tar, la promozione tanto attesa non è ancora stata concessa.
La protesta dei militari
Per questo motivo i militari si sono rivolti ancora una volta al Tar, inserendo nella citazione Corpo Forestale dello Stato e Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. L’obiettivo è fare in modo che la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale venga eseguita una volta per tutte, sottolineando nuovamente il carattere eccezionale della loro attività, a maggior ragione dopo quanto era stato rilevato. Tra l’altro operazioni di questo tipo presentano grandi rischi, dal momento che determinate zone sono controllate da organizzazioni criminali.
Adesso il Ministero, dopo nuovo sollecito dello stesso Tar, ha 90 giorni di tempo per adempiere alla decisione, con l’obbligo anche di pagare le spese processuali. La scoperta di farine prodotte utilizzando carcasse di animali, comunque, resta un fatto molto preoccupante. L’indagine condotta dal Corpo Forestale dello Stato ha rivelato un illecito utilizzo delle carcasse animali, che sono state trasformate in farine e grassi animali. Questo tipo di attività rappresenta un grave rischio per la salute umana e ha portato a numerose denunce nei confronti di imprenditori e professionisti del Nord Barese.