La partita era finita da pochi minuti e la sua squadra aveva appena centrato la promozione in Serie A grazie alla deviazione aerea di Pavoletti. Ecco cosa è successo dopo il triplice fischio
L’esplosone di gioia nei minuti di recupero. Il cross sul secondo palo, la zampata di Pavoletti (entrato da pochi minuti), il risultato che si sblocca, la Serie A che si concretizza. Il Cagliari ha piegato in extremis il Bari, aveva bisogno soltanto della vittoria e vittoria è stata. Claudio Ranieri l’ha rifatto, c’è riuscito di nuovo. L’ennesima impresa della sua lunghissima carriera. Il tecnico a fine partita non ha trattenuto le lacrime: troppe tensioni accumulate, troppe emozioni tutte insieme, quando sembrava quasi scontata la permanenza in B dei sardi. Aveva ricevuto l’incarico prima di Natale, la squadra era 14esima in classifica, da quel momento in poi ha perso soltanto 2 partite su 19, chiudendo al quinto posto la regular season. Le soddisfazioni maggiori sono arrivate nei playoff, buttando fuori il Parma e con un percorso che si è chiuso a Bari centrando la promozione in trasferta.
“Voglio ringraziare i ragazzi, piango perché sento questa partita, è una gioia indescrivibile“, ha detto l’allenatore ai microfoni di Sky pochi secondi dopo il triplice fischio. “Hanno contribuito tutti a questa promozione, anche chi non ha giocato. Cagliari è stato il posto che mi ha fatto esplodere in carriera, quando sono tornato sapevo che se non fossi riuscito a riportarlo in Serie A sarebbe stata una grande sconfitta per me. Poi però ho deciso di lanciarmi in questa avventura e questa sera mi ha ripagato di tutto”. Le parole dette a Pavoletti prima di entrare? Nessuna: “Non gli ho detto nulla prima di entrare, lui è un bomber e in zona d’attacco sa bene cosa fare. Adesso ci godiamo la vittoria, sono felice per il popolo sardo. Voglio fare anche i complimenti a Mignani perché fa giocare bene il suo Bari”.
Ecco, proprio al termine della partita Ranieri si è reso protagonista di un bellissimo gesto nei confronti dei tifosi di casa: le telecamere l’hanno immortalato mentre “sgridava” i sostenitori del Cagliari nel settore ospiti, colpevoli di cantare il coro “Serie B, Serie B” ai supporter avversari. Insomma, a suo avviso non c’era bisogno di infierire nei confronti di un pubblico che aveva appena ricevuto una delusione cocente. Tutto lo stadio ha apprezzato. Anche chi l’ha visto da casa.