Silvio Berlusconi, il Cavaliere, ma anche colui che è stato 4 volte a capo del Governo. Entra in politica nell’ottobre del 1993, e nel gennaio del 1994 crea Forza Italia
Quattro volte presidente del Consiglio, lui il Cavaliere come da sempre è stato chiamato. Inizia nell’edilizia come imprenditore, poi nel 1975 costituisce la società finanziaria Fininvest e nel 1993 la società di produzione Mediaset.
Ma è la discesa in campo nella politica italiana che lo renderà per tutti il Presidente. Accede nell’ottobre del 1993, ma è nel gennaio del 1994 che Silvio Berlusconi fonda Forza Italia, il partito politico di centrodestra oggi ancora forza di maggioranza. Forza Italia confluisce nel 2008 all’interno del Popolo della Libertà, verrà rifondata nel 2013.
La prima elezione alla Camera dei Deputati risale dunque al 1994, poi la riconferma nelle successive 4 legislature. Al 2013 risale invece la prima elezione in Senato. Berlusconi nella sua carriera politica ottiene ben 4 incarichi da Presidente del Consiglio. Il primo nella XII legislatura tra gli anni 1994-1995, poi i due consecutivi tra gli anni 2001-2005 e 2005-2006, infine nella legislatura XVI tra il 2008 e il 2011. Il presidente Berlusconi è il politico restato più a lungo in carica con 3339 giorni complessivi. E’ stato superato, ma in epoche precedenti solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti. Va anche ricordato che Silvio Berlusconi ha guidato i due governi più lunghi della Repubblica italiana.
Durante la sua carriera politica è stato imputato in oltre 20 procedimenti giudiziari, poi nel 2013 viene condannato a 4 anni in via definitiva per frode fiscale e interdetto dai pubblici uffici. Decadde da senatore e cessò di essere un parlamentare dopo quasi 20 anni di ininterrotta vita lei due rami del Parlamento italiano. Torna candidabile nel 2018, viene prime eletto di nuovo parlamentare alle elezioni europee del 2019. Alle ultime politiche del 25 settembre del 2022 vince nel collegio uninominale di Monza. Berlusconi torna quindi al Senato dopo 9 anni di assenza.
Ritenuto come il punto di inizio politico della seconda Repubblica, fece quella “discesa in campo” in quel 26 gennaio del 1994 attraverso un messaggio politico televisivo preregistrato dallo stesso Silvio Berlusconi, che durava in tutto 9 minuti. Venne inviato a tutti i tg e a tutte le reti televisive nazionali. “L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà”. Questa la parte di quel discorso passato alla storia