Addio Silvio Berlusconi, nella città che amava spuntano i primi manifesti di morte in onore del ‘Cavaliere’ [FOTO]
In più di una occasione Silvio Berlusconi aveva dichiarato il suo amore per la città. Ovviamente diversa da Milano dove è nato. Il suo legame con Napoli verrà ricordato da molti. L’ex presidente del Consiglio, quando aveva la possibilità, effettuava un weekend in Campania. Una regione che sentiva sua nonostante fosse nato, appunto, in Lombardia. In particolar modo con i napoletani con cui ha stretto un legame molto particolare. Così come alcuni personaggi della politica e non che adesso lo ricordano e piangono la sua scomparsa. Celebre la sua frase che resterà nella storia: “Sono un napoletano nato a Milano“. Lo ha ripetuto più di una volta.
Tanto è vero che nel 2008, quando fu rieletto nuovamente come premier, scelse proprio il capoluogo campano come primo Consiglio dei ministri del suo ex governo. In quella occasione si presentò con Guido Bertolaso commissario di governo, con l’obiettivo di aprire il termovalorizzatore di Acerra. Lo stesso che è stato sì realizzato, ma non è stato mai fatto funzionare. Le immagini delle strade campane sommerse dall’immondizia, spazzatura e molto altro hanno fatto il giro del Paese e, soprattutto, in tutto il mondo. Troppo per lo stesso Berlusconi che non voleva perdere altro tempo. Fino a quando l’opinione pubblica consentì che i forni di Acerra si accendessero.
Indimenticabile anche la sua immagine come “presidente-spazzino”. Il ‘Cavaliere’ con una ramazza tra le mani davanti al palazzo della prefettura di Napoli, in piazza Plebiscito. Con tanto di messaggio: “Via i rifiuti dalle strade e soprattutto spazzare via il fronte del “no” all’inceneritore“. Lo stesso che aveva il suo leader in Alfonso Pecoraro Scanio. Il ricordo arriva anche dall’ex governatore, Antonio Bassolino. Lo stesso che lo accolse da sindaco nel 2001 per il suo debutto internazionale al G7 di Napoli, e nel 2008 da presidente della Regione invasa dai rifiuti.
Sui social sono in tanti, tra i suoi elettori, che scrivono messaggi del tipo: “Ciao Silvio, fai buon viaggio“. Come raffigurato nell’immagine in alto si possono vedere anche i primi manifesti di morte affissi dal popolo napoletano che ha voluto ricordare, a modo loro, un personaggio che ha scritto pagine importanti nel mondo della politica e non solo.