La morte dell’ex Presidente del Consiglio, apre inevitabilmente a mille dubbi: cosa accadrà ora dentro Forza Italia? Cosa accadrà al governo Meloni? Mentre l’Italia, quasi tutta, ricorda commossa la vita del Cavaliere, le analisi sul futuro politico del partito che lui stesso ha fondato, si rincorrono. E non sempre a voce bassa
“La fine della Seconda Repubblica”, “la fine di un’epoca storica”, “la fine di una lunghissima pagina politica”, “si è chiuso un ciclo”.
Sono queste alcune delle frasi che hanno attraversato la giornata di ieri, quando l’Italia intorno alle 10.30 apprende la notizia della morte di Silvio Berlusconi. L’ex presidente del Consiglio, il fondatore di Forza Italia, il creatore di Mediaset, l’imprenditore, il politico, il genio della comunicazione mediatica, era spirato un’ora prima all’ospedale San Raffaele di Milano. Ma quei 60 minuti hanno avvolto di silenzio e rispetto i familiari di Berlusconi. Poi, come era normale accadesse, tutti hanno saputo. E l’informazione è stata monopolizzata doverosamente dalla notizia. Eppure insieme alle immagini delle dirette dal San Raffaele, da Arcore, da Mediaset, dai palazzi della politica a Roma, accanto alle interviste e ai ricordi di chi è stato per anni al fianco o contro Silvio Berlusconi, la domanda più ricorrente e immediatamente successiva a quella del pensiero partecipato , era ed è una e una soltanto: cosa accadrà ora dentro Forza Italia?
L’interrogativo suona inopportuno, perfino sacrilego , nelle ore del pianto e dello choc? Eppure anche tra i parlamentari di Forza Italia, il dubbio si insinua in fretta: adesso, chi comanda? Antonio Tajani, vicepremier, ha provato da subito a dettare la linea, quasi a frenare il panico che già galoppa fra gli onorevoli azzurri: “Forza Italia è una comunità ferita, ma ha una missione: unirsi nel rilanciare il messaggio del nostro leader, continuare sul percorso che Berlusconi ci ha indicato. Non esiste l’ipotesi che Forza Italia scompaia“. Tajani lo dichiarava dalla missione negli Stati Uniti, dalla quale è prontamente rientrato in anticipo, dopo aver accolto in piena notte la notizia che avrebbe vouto posticipare il più a lungo possibile. E pure dentro e fuori i palazzi della politica nella Capitale, il coordinatore romano del partito, il senatore Maurizio Gasparri si affretterà a più riprese a dire ai giornalisti, che per tutta la giornata di ieri lo hanno seguito e rincorso per una dichiarazione, che avrebbe parlato sì, ma che alla prima domanda o illazione sul futuro del partito senza Berlusconi, avrebbe interrotto l’intervista.
Berlusconi, cosa succede ora dentro Forza Italia dopo la morte del Cavaliere
Il monito arriva intorno all’ora di pranzo. L’afa romana attanaglia cronisti e politici, pochi a dire il vero. Le attività parlamentari sono state interrotte fino al prossimo giovedì, il giorno dopo i funerali di Stato, che domani verranno celebrati al Duomo di Milano. Italia col lutto al braccio. Nel pomeriggio poi una bomba d’acqua, così si chiamano ora, spazza via il caldo. Ma non i pensieri sul futuro. Gasparri e Paolo Barelli, capogruppo alla Camera dei deputati di Forza Italia, attendono un collegamento live fuori da Montecitorio. Provano a mettersi al sicuro da orecchie indiscrete, ma la pioggia li costringe ad un riparo “condiviso”. Soltanto pochi attimi prima il senatore forzista, e da sempre uomo fedelissimo a Berlusconi, tuonava al telefono contro chi non ci è dato sapere. Gasparri scagliava la sua ira contro colui, o colei o coloro, che col Cavaliere appena morto, già pensano alla sua “sostituzione”. Insomma, l’aria è pesante e non solo perchè intrisa di dolore.
Nel frattempo un ciarliero come sempre Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura del governo Meloni, decide di ospitare un gruppo di cronisti, tra questi anche i microfoni e le telecamere di Notizie.com, nella sua bella foresteria a due passi dal Senato. Una lunga intervista in terrazza, col cielo che diventava sempre più minaccioso. Sgarbi parla a ruota libera del suo “amico” Berlusconi e quando gli chiediamo chi possa essere l’erede di Forza Italia, ecco che non nasconde il desiderio intimo: ” Io sarei all’altezza, ma non posso autoproclamarmi. Un altro nome? Renzi potrebbe essere la persona col giusto carisma, ma non ha più la popolarità di un tempo. La verità è che Berlusconi non ha mai voluto designare in vita un suo erede…non concepiva proprio l’idea“. Eppure occorrerà andare avanti senza il Cavaliere, senza il padre di Forza Italia che da mesi, e questa è cronaca, è alle prese con la riorganizzazione del partito che lo stesso Berlusconi e la sua quasi moglie hanno voluto.
Il futuro di Forza Italia: una fonte a Notizie.com: “A chi giova la morte di Berlusconi?”
Ed ora il vento delle correnti soffia più forte: c’è quella di Tajani, della quale fanno di certo parte Gasparri e Barelli; c’è quella di Marta Fascina, e poi quella che fa capo a Giorgio Mulè e Licia Ronzulli. In realtà le correnti sarebbero 4, perchè con la scomparsa di Berlusconi, Gianni Letta, suo fidato amico e consigliere, diventa federatore e collante. Tenere compatte le truppe fino alle elezioni europee del 2023, tenere salda la maggioranza di governo. Gli obiettivi sono questi, ma sotto, neanche troppo in profondità si lavora anche per se stessi. Una fonte ben informata e per tanti anni interna a Forza Italia, ha raccontato a Notizie.com ragionando del futuro del partito: “E’ presto per fare affermazioni precise, ma la domanda da fare in questo momento è, a chi giova la morte di Berlusconi? Io credo che in questa terribile vicenda, ci guadagnino Ronzulli e Mulè, che resteranno ancora nel partito, ma poi chiederanno di alzare il prezzo. Mi risulta che sabato scorso nella riunione che poi non c’ è stata e alla quale avrebbe dovuto partecipare anche Berlusconi, Licia Rozulli sarebbe stata rimossa come capo dei senatori di Forza Italia. Ed ora? chi avrebbe il coraggio di prendere questa decisione, correndo il rischio di spaccare il gruppo? Quindi involontariamente quella corrente lì ne esce rafforzata…”.
Chiaro, siamo nel campo delle ricostruzioni di una sola parte, ma il quadro potrebbe non essere tanto lontano dalla realtà. Realtà che ci riporta ad Arcore, e anche alla senatrice Ronzulli e alle parole rilasciate a Skytg24 : “Per noi è una perdita impossibile da colmare, un vuoto indescrivibile. Il nostro Presidente sarà parte della Storia, che gli renderà onore sicuramente. Forza Italia – ha proseguito – e’ sempre stata un partito plurale, polifonico, con lui che faceva la sintesi delle opinioni espresse in totale liberta’ da tutte le persone che lo circondavano. Io non so se ci sia un erede del presidente Berlusconi, credo che una persona come lui sia difficile da sostituire. La cosa che deve fare la comunità di Forza Italia è sicuramente continuare il percorso che lui ha tracciato. Questo glielo dobbiamo”.
E ad Arcore già stasera dovrebbe arrivare il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che domani ovviamente parteciperà ai funerali di Stato. Attività parlamentare ferma, per rispettare il lutto nazionale e consentire a tutti di essere in Duomo. Ma Forza Italia, come espresso insegnamento del suo creatore, si è riunita anche oggi a Roma col comitato di presidenza. Arrivato l’ok su bilancio e commissariamenti . La riunione “in apertura ha ricordato nel dolore la scomparsa del leader di Forza Italia”.