Addio Silvio Berlusconi, arriva il ricordo da parte di Pierluigi Bersani. Lo stesso che ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’
Le prime pagine dei giornali, ovviamente, non potevano non aprire sulla scomparsa di Silvio Berlusconi. Il 12 giugno del 2023, per il mondo della politica, televisione, sport e molto altro ancora non può assolutamente essere considerato un giorno come tutti gli altri. Tantissimi sono coloro che hanno voluto esprimere un pensiero, un ricordo, un aneddoto che riguardi proprio la figura del ‘Cavaliere‘. Tra questi spunta anche quello dell’ex segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘. I due, in più di una occasione, si sono battibeccati. Idee completamente diverse.
Anche se se c’è sempre stato il rispetto, sia da una parte che dall’altra. Tanto è vero che, nel corso dell’intervista, ha voluto raccontare alcuni aneddoti. Tra questi, ovviamente, non poteva non citare quello delle elezioni politiche che si sono verificate dieci anni fa. In quella occasione Bersani sfidò proprio il ‘Cavaliere’. Per quest’ultimo ha speso parole di grande elogio. L’ex segretario dei dem, infatti, ha parlato di un “grande dono” che aveva Berlusconi: ovvero quello dell’empatia. Con la stessa, infatti, avrebbe convinto e portato il popolo italiano dalla sua parte.
Per Bersani non ci sono dubbi: Berlusconi era inimitabile. Difficile che qualcun altro possa diventare come lui in futuro. Come riportato in precedenza gli aveva riconosciuto il dono dell’empatia. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Insieme agli interessi che lui certamente rappresentava c’è un elemento di mistero, che si chiama empatia e che riguarda molto il rapporto con gli strati popolari“. Per non parlare della sua personalità (come la stanno riconoscendo anche altri personaggi che gli sono stati vicino e non) definita, appunto, “non riproducibile“. Anzi, a tal punto da essere inimitabile. Un’altra delle sue doti non poteva che essere il “vitalismo inesausto“. Poi un altro aneddoto: “In quella stanza di ospedale, tutti quanti noi, ci riconoscemmo umani”.
Invece al ‘Giornale’ ha rivelato un altro aneddoto che, a dire il vero, nessuno conosceva: “Sì eravamo fratelli gemelli. Io sono una persona riservata. Non amo le pubbliche relazioni. Da quando è uscita fuori questa la notizia che festeggio il compleanno lo stesso giorno di Silvio Berlusconi… Non le dico. Prima nessuno si ricordava del mio compleanno. Poi centinaia di messaggi e telefonate. Anche parenti lontani mi chiamano per farmi gli auguri“.