Addio Silvio Berlusconi, la premier Giorgia Meloni scrive una lettera indirizzata al ‘Corriere della Sera’ dove si sofferma sul ‘Cavaliere’
Lutto nazionale, quest’oggi, per il nostro Paese che si ferma per onorare la scomparsa di Silvio Berlusconi. Alle ore 15 ci saranno i funerali del ‘Cavaliere‘ in piazza del Duomo. La città di Milano è completamente blindata. All’esterno della piazza saranno attese quasi 15mila persone che intendono dare l’ultimo saluto all’ex presidente del Consiglio. Presente l’attuale premier, Giorgia Meloni. La stessa che, negli ultimi giorni, ha annullato tutti gli impegni in programma. Così come hanno fatto gli altri vertici del governo, ma anche quelli della Camera e del Senato. Nel frattempo, proprio la Meloni, ha voluto esprimere il suo pensiero in una lettera. Uno scritto che è stato indirizzato al quotidiano ‘Corriere della Sera‘.
“Silvio Berlusconi esce di scena da protagonista. Sul suo nome gli italiani si sono divisi e il giudizio della storia sarà diverso da quello della cronaca. Più sereno, meditato ed equilibrato. C’è chi lo ha combattuto politicamente con lealtà e chi invece ha usato mezzi impropri per provare a sconfiggerlo. Anche questo è un dato sul quale riflettere, per l’oggi e il domani, perché alla fine di questa storia i suoi avversari hanno perso. Molti italiani provavano per Berlusconi deriva proprio dall’essere uno di loro“. Sempre nella lettera ha precisato che Berlusconi: “Ha conferito all’Italia una dimensione occidentale e contemporanea. Della sua figura prevalgono le molte luci, sul piano umano e ancor di più su quello politico”.
Nel corso del suo intervento lo ha descritto come un “formidabile difensore del nostro interesse nazionale e del nostro tessuto produttivo e sociale”. Per la Meloni non ci sono dubbi: sono queste le grandi eredità che ha lasciato al nostro Paese. La premier promette di farne buon uso. Nella lettera ricorda come l’86enne sia stato il primo nella storia repubblicana italiana a diventare presidente del Consiglio. Dopo essere stato uno dei punti fermi nel settore privato.
“La sua cavalcata nella cronaca è diventata storia. Ad un certo punto il suo modo di essere nella vita privata è diventato una svolta pubblica“. In conclusione: “Impedì che i post comunisti prendessero il potere in Italia pochi anni dopo il crollo dell’Unione Sovietica”. Senza dimenticare il suo elogio nel fondare il partito di ‘Forza Italia‘ e allearsi con molte forze del centrodestra. Poi una stoccata alla sinistra: “Tutto questo non glielo ha mai perdonato“.