Addio Silvio Berlusconi, il giornalista Enrico Mentana ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”
L’esordio a Mediaset alla conduzione del ‘TG5‘. Scelto proprio dal ‘Cavaliere‘. Poi l’addio (anche con qualche polemica, ma sempre con rispetto) come direttore di La7. Enrico Mentana si sofferma a parlare di Silvio Berlusconi. Lo fa in una intervista alla ‘Stampa‘. Oggi lutto nazionale e, soprattutto, l’ultimo saluto all’ex presidente del Consiglio scomparso all’età di 86 anni. Per Mentana non ci sono dubbi: “La Destra e la sinistra non hanno più scuse: oggi finisce la Seconda Repubblica. I berlusconiani e gli antiberlusconiani sono orfani allo stesso modo. Gli ultimi 30 anni in Italia sono stati un referendum pro o contro Silvio Berlusconi. Ha inventato il bipolarismo. Riusciva ad essere fortissimo e divisivo, con tutti i suoi difetti. L’antiberlusconismo è stato il grande male della sinistra italiana“.
Mentana va concorrente, ovvero dichiarando che il ‘Cavaliere’ è stato l’unico capace di unire la sinistra, ma contro di lui: “Penso che tante forze e muscoli della sinistra siano stati persi in questa battaglia. Dalle ultime elezioni sono passati 9 mesi e non sanno ancora spiegare perché hanno perso“. Il centrosinistra scese a patti con l’anti-berlusconismo. Non solo: ci ha governato insieme perché non avrebbe potuto fare altrimenti. Poi si sofferma anche sul Pd: “Il loro vero problema è che dopo aver vinto le elezioni del 2013 ha guidato tre diversi governi, Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Quando gli è capitato di stare all’opposizione durante il governo Conte sembrava un lutto nazionale“.
Addio Berlusconi, Mentana: “E’ morta la Seconda Repubblica”
Se la destra ha subito uno sdoganamento è anche merito di Berlusconi e, soprattutto, un demerito della sinistra che avrebbe: “Smesso di elaborare. Serve un nuovo asse di equilibrio. Sarà Giorgia Meloni? Sarà l’anti-melonismo? Il neo-antifascismo militante non è vincente“. Ritornando sull’argomento Berlusconi afferma: “Se ne va a 86 anni con tutti gli onori. Muore da senatore. Non ci sarà la bandiera a mezz’asta nell’università guidata da Tomaso Montanari, invece al Parlamento europeo sì.
Ne abbiamo fatto una questione antropologica. Berlusconi è morto, insieme a lui anche la Seconda Repubblica, l’antiberlusconismo non funziona ed è perdente. L’unica volta in cui la sinistra ha vinto, nel 2006, lo ha fatto per 24mila voti presi all’estero. Ora devono pensare a come fare per poter vincere. Non hanno più scuse“.