Addio Silvio Berlusconi, una passione incondizionata del ‘Cavaliere’ verso il cibo e la buona tavola: rivelati dei curiosi aneddoti che lo riguardano
Tra poche ore la città di Milano saluterà, per l’ultima volta, Silvio Berlusconi. Alle ore 15, nella chiesa di piazza del Duomo, verranno celebrati i funerali del ‘Cavaliere‘. In molti, tra personaggi della politica, sport e molto altro, lo stanno ricordando con messaggi di stima e di affetto. Non mancano dei curiosi aneddoti che lo riguardano. In questo caso la sua passione per la buona cucina ed, ovviamente, per il cibo ‘Made in Italy’. A rivelarle ci ha pensato il ‘Gambero Rosso‘. Lo stesso che ha voluto descrivere il suo importante approccio con la gastronomia, al vivere bene e molto altro.
L’ex presidente del Consiglio è stato descritto come una persona che era molto attente nel “mangiare bene”. Definito anche un “buongustaio a tavola”. Le sue passioni erano quelle di abbracciare i piatti tipici della Penisola con i suoi tipici piatti regionali. Non è affatto un mistero la sua ammirazione per la città di Napoli. Di conseguenza il suo amore per la pizza. In particolar modo la ‘Margherita‘. Non solo: anche per la mozzarella di bufala. Senza dimenticare il gelato alla crema come dessert. Anche la carne, l’arrosto al ragù e l’ossobuco. Quando era legato sentimentalmente a Francesca Pascale affermò di amare la sua parmigiana di melanzane, mezze maniche al forno alla siciliana e la classica cotoletta alla milanese.
Addio Berlusconi, la sua passione per il cibo: dalla pizza alla carne
Anche se, come tutti sanno, era fissato con il “menù tricolore”. Sia negli incontri quando era al capo del governo e soprattutto con i leader stranieri. Un menù che partiva dall’antipasto fino ad arrivare al dolce. Il tutto, però, con i colori della bandiera italiana. Si partiva da una caprese (con il verde del basilico, il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro) fino a tre primi (pennette al pesto genovese senza aglio, ai quattro formaggi e al ragù). Il secondo era dedicato alla carne con flan di verdure (spinaci, broccoli e carote). Ed infine il dolce: in primis gelato in modalità ‘tricolore’ (fragola, fior di latte e pistacchio).
Come riportato da uno sei suoi chef di fiducia, Michele Persechini, non voleva assolutamente nel suo piatto ci fossero aglio e cipolla. Tendeva ad evitare il pesce, ma non molluschi, crostacei ed un filetto di sampietro. Senza dimenticare la sua passione immensa per i risotti, specialmente quelli alla milanese. Per non parlare della sua fissazione per la tavola: tovaglie bianche, piatti bianchi Antica Doccia Richard-Ginori, sottopiatti d’argento e centrotavola con fiori freschi. Vini? Cabernet Sauvignon e Riesling.