Bimba scomparsa, arrivano degli importanti aggiornamenti in merito a questa vicenda: si considera la testimonianza da parte di una persona che potrebbe averla vista. Nel frattempo arrivano novità per quanto riguarda il padre della piccola
Importanti aggiornamento che riguardano la piccola Kataleya, ovvero la bambina peruviana di cinque anni scomparsa a Firenze di cui non si hanno assolutamente tracce. La testimonianza di una persona che potrebbe risultate importante. A quanto pare avrebbe visto la piccola piangere ed, allo stesso tempo, trascinata via da un uomo. Questo è quello che fanno sapere alcune giornali. Dichiarazioni importanti che avrebbero fatto scattare i controlli nel pomeriggio di ieri. Sempre nel capoluogo toscano e, soprattutto, nello stabile vicino a quello occupato. Ed anche in quest’ultimo.
Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Stampa” un testimone annuncia di aver visto un uomo portare via, con la forza, la piccola Kata. A quanto pare non dall’ingresso principale dell’hotel Astori, ma da una via laterale. Precisamente verso il palazzo vicino che è stato perquisito. Nel frattempo i pm che continuano le indagini in questa vicenda, come Christine Von Borries e Giuseppe Ledda, hanno interrogato alcuni minori. Qualcuno di loro anche amico della piccola e che vivono nello stabile occupato a Firenze. Tra questi anche il fratello maggiore di Kata, un bambino di otto anni.
A quanto pare, nel corso dell’interrogatorio, è venuto fuori che i bambini avevano spesso l’abitudine di giocare fuori anche nella parte dell’edificio, sul retro e molto altro. Zone che non hanno telecamere di sicurezza. A differenza del cancello principale dove si possono estrarre delle immagini importanti. Nel frattempo arrivano anche altre testimonianze da parte di altri occupanti che hanno svelato la loro versione: ovvero che Kata possa essere stata rapita per vendicare uno stupro di una ragazza peruviana di 15 anni, avvenuto nel mese di febbraio.
Nel frattempo, però, arrivano importanti novità che riguardano il padre. Ricordiamo che quest’ultimo, nel momento della scomparsa, si trovava in carcere per alcuni reati. Lo stesso che, insieme alla madre, avrebbe tentato il suicidio in due occasioni. Prima bevendo una piccola quantità di candeggina (come ha fatto la compagna 25enne), mentre in una seconda occasione cercando di strangolarsi con un filo in ospedale mentre era ricoverato.
Miguel Angel Chicllo Romero, il nome del padre, è stato scarcerato. Dal mese di marzo si trovava nel penitenziario di Sollicciano. Il giudice gli ha sostituito la misura della custodia cautelare con l’obbligo di firma. Il suo avvocato, Cristiano Toraldo, ha affermato che il giudice ha optato per la scarcerazione per stare “vicino alla famiglia”.