Ancora una bufera in Francia. Questa volta nel mirino della critica sono finiti governo e una ministra. Andiamo a vedere il motivo.
Non è sicuramente un periodo facile per Macron e il suo governo. Dopo le continue proteste a causa della riforme sulle pensioni, in queste ultime ore l’esecutivo francese è finito al centro di un’altra polemica. Come riportato dall’Ansa, le accuse principalmente riguardano l’appropriazione di fondi, favoritismi e contenuti non proprio chiari sulla questione del Fondo Marianne, una iniziativa che aveva come obiettivo quello di promuovere i valori della Repubblica dopo la decapitazione di un insegnante avvenuta nel 2020.
Entrando nei dettagli, sono state aperte due inchieste, una parlamentare e una giuridica, sui 2,5 milioni di euro che sono stati in dotazione a questo fondo e anche sul ruolo della ministra Schiappa. Una vicenda che, come detto in precedenza, ha ancora diversi punti da chiarire e per questo motivo nelle prossime settimane ci potrebbero essere importanti novità.
Entrambe le inchieste sono ancora all’inizio e per questo motivo nessuno si sbilancia. La ministra Marlène Schiappa è stata ascoltata dal Parlamento ed ha ribadito la volontà di prendersi la responsabilità di questa gestione oltre che respingere le accuse di una cattiva amministrazione.
La stessa esponente del governo, da sempre vicina al presidente Macron, ha ricordato che a quei tempi era ministra con delega alla Cittadinanza e i soldi sono stati affidati a un comitato interministeriale. Lo scorso marco, però, un’inchiesta ha portato alla luce una gestione non proprio chiara di questi soldi e da qui la decisione di aprire una nuova indagine.
Sono due le indagini in corso in questo momento e per il momento si preferisce mantenere il massimo riserbo. Come detto in precedenza, la ministra è stata ascoltata dal Parlamento mentre l’inchiesta giudiziaria prosegue i propri accertamenti e non si sbilancia almeno fino a quando non hanno delle prove certe.
La vicenda sta provocando una vera e propria bufera sul governo, ma per il momento il presidente Macron non ha commentato quanto successo. Si tratta, comunque, di una questione che mette ancora più in difficoltà l’esecutivo, già segnato dalle proteste dei cittadini contro la riforma sulle pensioni.