Maltempo e inflazione stanno trasformando la frutta in un bene di lusso. La produzione diminuisce e i prezzi salgono alle stelle con un consumo in calo dell’8%
La situazione della frutta italiana è preoccupante. Il maltempo che non ha dato tregua al paese per tutto il 2023 sta distruggendo un raccolto che Coldiretti stima in calo del 50% soltanto in Puglia, la regione che più contribuisce alla produzione nazionale. Ma le perdite si estendono anche all’Emilia-Romagna, il Veneto e la Campania con i prezzi della frutta stagionale alle stelle.
Prodotti come le ciliegie in questo contesto sembrano allora diventare beni di lusso con il prezzo che raggiunge i 10 euro al chilo e in qualche zona raggiunge perfino i 15-18 euro al chilo. La colpa è senz’altro della pioggia e delle alluvioni che colpiscono il frutto in prossimità della maturazione provocandone la spaccatura. Una pioggia talmente incessante in questa primavera da riuscire anche a toccare quelle ciliegie prodotte in impianti coperti. Il maltempo però ha flagellato un po’ tutta la produzione italiana tanto che l’associazione che raccoglie i principali mercati all’ingrosso italiani, Italmercati stima per il settore ortofrutticolo una crescita nei prezzi tra il 15 e il 20% a livello nazionale.
Ciliegie, albicocche e pesche i prodotti più colpiti da eventi climatici e rincari. Il problema, assicurano da Coldiretti e Italmercati, non è nella speculazione all’interno dei mercati all’ingrosso ma nella mancanza di prodotto dovuta al maltempo primaverile. Rincari che colpiscono addirittura i prodotti ammaccati o con difetti di qualità. L’effetto-conseguenza della crescita nei prezzi non può che essere una diminuzione del livello di consumo dei prodotti ortofrutticoli, già in picchiata nell’ultimo anno e mezzo con una decrescita nel primo trimestre del 2023 dell’8% stimata da Italmercati.
Una situazione preoccupante che verrà in parte salvata solo dal turismo grazie al quale rimarrà costantemente alta la richiesta di prodotti dalle attività di ristorazione durante il periodo estivo. Un problema quello della diminuzione nel consumo dei prodotti ortofrutticoli che se è pur vero che parte da lontano, viene alimentato notevolmente dal maltempo che sta continuando a fiaccare la produzione stagionale trasformando la frutta estiva in un bene di lusso. E se è vero che di eventi metereologici estremi ne continueremo a parlare anche nel prossimo futuro, una soluzione allora deve essere trovata al più presto per non dissipare uno dei settori più floridi ed importanti dell’economia nazionale.