E’ in arrivo il nuovo codice della strada per il 2023, con questo decreto si potrà ridurre la velocità in autostrada e sulle strada extraurbane.
Non ci sono davvero dubbi, per il 2023 è in arrivo il nuovo Codice della strada, la notizia è stata confermata dal Decreto Legge 69 appena pubblicato nella Gazzetta Ufficiale con il nome di Decreto Salva Infrazioni. Si tratta di una vera e propria svolta.
“Per la prima volta in Italia si potrà ridurre la velocità su autostrade e strade extraurbane principali che attraversano i centri urbani per motivazioni ambientali”sono queste le parole di Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona sul portale dell’Asaps.
Al momento quindi, se questa situazione venisse confermata, si andrebbe anche contro a quello che il Ministro Salvini aveva auspicato qualche tempo fa, ovvero di mettere i 150 all’ora in alcune tratte nella riforma che sta prendendo corpo in un disegno di legge. Ma entriamo nel dettaglio.
Codice della strada, velocità ridotta per le autostrade
“Le disposizioni approvate contribuiscono a sanare le violazioni contestate dalla Commissione Europea. Particolare urgenza riveste la procedura di infrazione n. 2014/2147 relativa ai superamenti dei valori limite di PM10, in merito alla quale, in assenza di un intervento normativo da parte del Governo, la Commissione deferirebbe nuovamente il nostro paese dinanzi alla Corte di Giustizia per la condanna al pagamento di sanzioni pecuniarie” questo chiarisce in una nota ufficiale Altamura e ancora: “Ed ecco che il Governo ha introdotto due importanti modifiche al codice della strada agli articoli 6 e 7. Per la prima volta in Italia si potrà ridurre la velocità su autostrade e strade extraurbane principali per motivazioni ambientali. Nei casi in cui risulti necessario limitare le emissioni derivanti dal traffico veicolare in relazione ai livelli delle sostanze inquinanti nell’aria, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze, anche limitatamente, possono disporre la riduzione della velocità sentiti il prefetto o i prefetti competenti per territorio limitatamente agli aspetti di sicurezza della circolazione stradale”.
Ovviamente questo cambiamento potrà essere attuato dagli enti proprietari o dai gestori dell’infrastruttura stradale che ovviamente dovranno anche tenere conto dei tratti stradali che sono attraversati dai centri abitati o che si trovano in prossimità degli stessi.
Ma non finisce qua, come sempre sottolinea Altamura, una seconda novità è quella che riguarda la permanenza dei veicoli all’interno di una determinata zona di traffico limitato che si differenzia a secondo dei tipi di veicoli o degli utenti.
Infine le sanzioni, tra quelle previste per i limiti di velocità, si applica l’articolo 142 che prevede 4 fasce diverse: quella più alta prevede una sanzione da 845 euro a 3.382. Prima invece si applicavano le misure anti smog, molto più basse.