Che cosa preferisci il cibo o il sesso? Ebbene pare proprio che a dovere rispondere a questa domanda, non siete voi ma uno dei vostri ormoni.
“Nei topolini affamati, se stimolati con l’ormone leptina, la voglia di cibo passa in secondo piano e si preferisce il sesso” ad avere detto questo, dopo averlo anche dimostrato, è stata una ricerca dell’Università di Colonia in Germania, secondo cui questo ormone che sopprime l’appetito è talmente potente da far preferire l’accoppiamento a un’abbuffata quando i topolini hanno un appetito moderato. Se invece la restrizione di cibo è rigida e prolungata, non c’è leptina che tenga e mangiare viene prima di tutto il resto.
Si tratta di un tipo di ormone che ci permette di capire quale sia la scelta migliore per noi e per il nostro corpo: partiamo da quelli che hanno a che fare con il nostro appetito e abbiamo la leptina è prodotta dal tessuto adiposo, in modo che quando il grasso corporeo è sufficiente ce n’è una buona quantità in circolo e non proviamo appetito e poi l’ormone opposto che è la grelina che è prodotta nello stomaco quando è vuoto, quindi quasi sempre a parte le poche ore quotidiane in cui è impegnato nella digestione, ed è un potente stimolo a mangiare, specialmente zuccheri.
Ma non finisce qua, a dare una regolata alla nostra voglia di mangiare poi ci sta l’insulina che per chi non lo sapesse è un vero e proprio ormone fondamentale che riesce a controllare la gestione del glucosio. Questa viene prodotta dal pancreas dopo che si assumono zuccheri e carboidrati. Ma approfondiamo il discorso.
Insomma non ci sono davvero dubbi, il nostro corpo riesce a capire da solo quali sono le cose che ci servono in quel momento e quali sono preferibili ad altri in determinati momento della nostra vita.
Oltre a quanto detto prima, infatti, non solo il sesso, ma anche il cibo stimola i centri del piacere e aumenta anche la profusione della dopamina che è appunto un neurotrasmettitore che si connette alla gratificazione. E quindi ci sono alcuni casi in cui anche il piacere di mangiare supera di gran lunga quello legato alla possibilità di un rapporto sessuale.
Ovviamente gli esperti sottolineano: “Non tenere conto del fatto che mangiare deve essere anche un piacere può portare al fallimento di qualsiasi dieta: privarsi di tutto ciò che piace rende impossibile seguire le regole dietetiche e soprattutto comporta un malessere simile all’astinenza che favorisce il craving, il desiderio incontrollato di qualcosa che faccia stare bene. Come risultato si tende più spesso a mangiare cibo spazzatura, appena è possibile, e questo favorisce la comparsa del cosiddetto binge eating, le abbuffate compulsive: un rischio che peraltro sale al crescere del numero di tentativi di dieta rigida, perché aumenta la frustrazione e di pari passo l’incapacità a controllare gli impulsi che portano alla ricerca del piacere proibito”.