L’andata del playoff per la promozione in serie B tra Foggia e Lecco è finita tra tante polemiche a causa di alcune decisioni arbitrali che hanno scatenato le proteste del club pugliese
L’andata della finale dei playoff di Serie C tra Foggia e Lecco è terminata allo stadio Zaccheria con la vittoria nei minuti finali della squadra ospite. Le due squadre erano arrivate all’ultimo atto degli spareggi promozione dopo aver eliminato rispettivamente ai calci di rigore il Pescara e il Cesena. Ora la formazione di Delio Rossi e quella di Luciano Foschi si giocheranno l’accesso alla Serie B nella partita di ritorno in programma domenica prossima.
In attesa della partita di ritorno, che chiuderà definitivamente la stagione calcistica italiana designando l’ultima promozione dalla serie C alla serie B, montano le polemiche per la direzione arbitrale dell’arbitro bergamasco Kevin Bonacina, reo secondo i pugliesi, di aver preso alcune decisioni a senso unico nel match d’andata, condizionando così il risultato finale.
E’ stata una bella partita, in alcuni momenti un’autentica battaglia come deve essere quando si deve decidere il destino di due squadre come Foggia e Lecco che, dopo un’intera stagione, si giocano un traguardo così importante come la promozione alla categoria superiore in soli 180 minuti. Una partita piena di colpi di scena, decisa nel finale da un magistrale calcio di punizione del miglior giocatore dei lombardi, Lepore, che regalava alla propria squadra una vittoria in trasferta quasi decisiva in vista della partita di ritorno in programma domenica prossima. Ma alcuni episodi controversi giudicati dall’arbitro Bonacina durante la partita, in particolare un gol annullato e un rigore non assegnato, hanno scatenato a fine partita la furia dei supporter pugliesi e dello stesso presidente Nicola Canonico. Tanti, troppi, i dubbi sul gol annullato a Ogunseye e sul rigore non concesso a Frigerio. Episodi da rivedere con grande calma, assieme ad altri, pur meno determinanti, ugualmente discutibili”, ha dichiarato al termine dell’incontro il presidente dei rossoneri precisando inoltre di aver presentato istanza di “formale protesta” all’Aia e alla Lega pro denunciando la “direzione di gara fortemente discutibile” e contestando inoltre la decisione di “designare un direttore di gara della stessa regione degli avversari lombardi e residente ad appena una quarantina di chilometri da Lecco”.
Ovvio che una designazione del genere non poteva che scatenare illazioni immediate soprattutto poi se nel corso della direzione della partita, la squadra di casa ha avuto da ridire su alcune decisioni prese che hanno inevitabilmente scontentato la tifoseria rossonera. Un arbitro di una sezione della stessa regione di una delle due squadre crea un precedente non da poco e in queste situazioni sui social può scatenarsi di tutto, addirittura sia arriva a sbandierare come un indizio di prova per la pessima direzione della partita secondo la parte pugliese, la presunta parentela dell’arbitro Kevin Bonacina con “il cugino calciatore che milita nella Primavera del Lecco“.
Ed anche un profilo Instagram , da verificare se vero o fake, che annovera fra i “seguiti” proprio il calciolecco1912. Insomma non il miglior modo per arrivare agli ultimi 90 minuti che decideranno l’ultima promozione dalla serie C alla serie B, un traguardo davvero ambito da entrambe le società visti i tanti anni di assenza dal calcio professionistico per entrambe. Il tecnico Delio Rossi e i giocatori del Foggia sono in silenzio stampa, Canonico invece è sempre più deciso a rilanciare: “Nulla è compromesso, i nostri ragazzi non molleranno mai. Lo hanno già fatto, sono in grado di farlo ancora. Saremo più forti degli avversari e anche di scelte non condivisibili”. L’auspicio il presidente del Foggia lo lascia in coda: “Ci auguriamo di uscire dallo stadio di Lecco senza ulteriori episodi da dover rivedere”.