C’è apprensione nel mondo del ciclismo per Gino Mader. Il ciclista elvetico è in coma dopo una brutta caduta al Giro di Svizzera. La squadra: “Preghiamo per lui”.
Il mondo del ciclismo è in apprensione per le condizioni di Gino Mader. Il 26enne elvetico durante la quinta tappa del Giro di Svizzera ha perso il controllo della sua bicicletta in discesa ed è finito in un burrone 10 metri più sotto. I soccorsi, come avviene in questi casi, sono stati immediati, ma all’arrivo dei medici il ciclista era già privo di sensi.
Il corridore è stato rianimato sul posto e trasportato d’urgenza in ospedale. Al momento non si hanno particolari informazioni sulle sue condizioni. Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, Mader si troverebbe in coma e con un quadro clinico molto grave. La squadra ha preferito non dare ulteriori dettagli e si è limitata ad un semplice tweet dove invita le persone a pregare per Gino.
La caduta di Gino Mader
La caduta di Mader è avvenuta nel tratto finale della quinta frazione. Dopo l’ultimo GPM, infatti, c’era una discesa considerata dai corridori molto pericolosa tanto che Evenepoel al termine della tappa si è sfogato sui social: “Spero che il finale di tappa odierno possa portare sia gli organizzatori che noi ciclisti ad iniziare a riflettere“.
Discesa che ha portato alla caduta di Magnus Sheffield e proprio dal corridore svizzero. Il primo ha riportato alcune escoriazioni ed una commozione cerebrale anche se le sue condizioni non sono giudicate gravi. Discorso diverso, invece, per Mader. L’elvetico è stato trovato privo di sensi ed ora il suo quado clinico è davvero grave. La speranza di tutto il mondo del ciclismo è che si possa tirare presto un sospiro di sollievo.
Le condizioni di Gino Mader
Come detto in precedenza, non si hanno informazioni precise sulle condizioni di Gino Mader. Il ciclista sarebbe in coma, ma sia la squadra che il personale medico ha preferito mantenere il massimo riserbo. Una situazione che riporta alla mente degli appassionati le tragedie tra gli altri di Weylandt e Casartelli anche se la speranza è che alla fine l’epilogo sia completamente differente.
