La versione greca di un mare in tempesta e dell’impossibilità di intervento viene contraddetta da una clip di quella giornata
Un video appena emerso, girato da un membro dell’equipaggio della prima nave commerciale ad avvicinarsi al peschereccio dei migranti naufragato in Grecia, sembra smentire la versione fornita dalla Guardia costiera greca. Le immagini, pubblicate dal sito defenceline.gr, mostrano infatti l’imbarcazione dei migranti al momento del tramonto, con un mare sorprendentemente calmo e il peschereccio apparentemente immobile. Questa situazione meteorologica avrebbe reso possibile un intervento di salvataggio, contraddicendo l’asserzione della Guardia costiera secondo cui i migranti stavano avanzando e rifiutavano l’aiuto greco.
La nave si trovava chiaramente in una situazione di pericolo, nota come “distress”, che avrebbe richiesto un’azione di soccorso. Il portavoce della Guardia costiera, Nikos Alexiou, aveva precedentemente negato l’esistenza di immagini pre-naufragio. La scena non descrive dunque un mare in tempesta, pronto a inghiottire una barca in navigazione, ma l’esatto contrario. Le acque erano calme, con poco vento, e l’imbarcazione era ferma proprio a causa di un’avaria. Una nave mercantile era presente e ha inviato un piccolo carico galleggiante, presumibilmente rifornimenti di acqua e cibo, in attesa dell’arrivo della guardia costiera.
Un video contraddice la versione della Grecia
Ora, un video di circa 20 secondi mette in evidenza tutto questo, contraddicendo la versione delle autorità greche riguardo al naufragio del peschereccio partito da Tobruk, in Libia, forse diretto verso l’Italia, e affondato intorno alle 2 di notte del 14 giugno scorso. Si può vedere chiaramente il carico galleggiante che si avvicina all’imbarcazione tra le 20 e le 21 del 13 giugno. Ciò rappresenta un quadro completamente opposto a quanto riferito dalla guardia costiera greca, che ha giustificato le difficoltà dei soccorsi con le cattive condizioni del mare. Atene aveva pure smentito l’esistenza di qualsiasi tipo di documento filmato, anche se tutte le imbarcazioni in mare siano dotate di telecamere all’avanguardia in funzione.
Vincent Cochetel, inviato speciale dell’UNHCR per il Mediterraneo, ha riferito inoltre di un’inspiegabile manovra della Guardia costiera greca, che avrebbe trainato il peschereccio fuori dalle acque greche. Questa ipotesi è stata anche smentita da Atene.
La strage dei migranti in Grecia. Un video smentisce la versione della Guardia Costiera: “Le condizioni del mare avrebbero permesso i soccorsi”. Senza esito le ricerche nel punto più profondo del mar Jonio che ha inghiottito quel peschereccio nella notte di mercoledì pic.twitter.com/oUgpykeBds
— Tg3 (@Tg3web) June 17, 2023
Le ricerche nel frattempo continuano in acque internazionali, a circa 47 miglia nautiche a sud-ovest di Pylos. La speranza è di individuare eventuali dispersi, anche se ormai siamo arrivati a ormai 72 ore dopo il naufragio. Ad oggi si contano la morte di almeno 78 persone, mentre altre 104 sono state salvate. Secondo le testimonianze, a bordo c’erano circa 750 persone. Nelle ricerche sono coinvolte una fregata della Marina, tre navi costiere e un elicottero della Guardia costiera.