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Politica

M5S, riecco Grillo. Conte e Schlein insieme a Roma. Becchi a Notizie.com: “Due calvi che si contendono lo stesso pettine”

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Luigia Luciani

“Sono messi male, il Movimento5Stelle è morto. Grillo non può più ricattare nessuno. Conte e Schlein? Due calvi che si contendono lo stesso pettine”. Analisi durissima, quella fatta in esclusiva dal professor Paolo Becchi, a Notizie.com

Conte, Schlein, Grillo. Riapparso di nuovo sulla Piazza. A Roma, nella manifestazione che doveva essere solo dell’ex premier, e che è diventata anche quella dell’ “apparizione” intensa ma fugace della segretaria dem  e dell’elevato, che dal palco incita: “Fate le brigate di cittadinanza – mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere, fate i lavoretti, reagite!“.

Paolo Becchi, filosofo e blogger a Notize.com, foto Ansa

Inevitabile il vespaio di polemiche che ne è nato, da destra a sinistra (con la minoranza del pd che si farà sentire nella direzione attesa per domani),  passando anche per il centro. Sono di questa mattina le parole, espresse in una nota dal presidente dei deputati di Fratelli d’Italia Tommaso Foti: “Anziché evocare la povertà meglio farebbe il duo giallo-rosso a dire cosa intende fare per contrastarla. Potrebbero Conte e Schlein andare a lezione dal governo Meloni che può vantare, anche se insediato da pochi mesi, il record di occupati. Entrambi tacciono per il ritorno ad un linguaggio truce che, tra un’incitazione alle brigate e all’utilizzo di passamontagna, ci rimanda ad un passato tragico. E non è un caso che esponenti responsabili del Pd si mostrino preoccupati, quando non sconcertati, dalle fughe in avanti di una Schlein che, interessata unicamente a creare un fronte anti centrodestra, neppure prende le distanze dalle irresponsabili parole assolutorie urlate dal palco dei 5Stelle sull’aggressione russa all’Ucraina”.

Elly Schlein era nella stessa piazza dove Grillo, pur ironizzando, utilizzava toni che potrebbero istigare alla violenza sociale. Brigate di cittadinanza, passamontagna, non riesco a sorridere di fronte a parole che ricordano tempi bui. È un dolore vedere il Pd, partito che ha sempre garantito la tenuta istituzionale, ridotto in questo modo”. Questo invece il commento reso ad Avvenire, della coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita. E’ dunque il the day after alla manifestazione che è partita da Piazza Della Repubblica a Roma , uno dei temi più infuocati di questa prima domenica all’insegna dell’estate vera. Più di 5mila persone  in corteo, e sul palco i ragazzi delle tende della Sapienza e quelli di Ultima generazione. “Conte e Schlein insieme? Due calvi che si contendono lo stesso pettine!“. E’ l’analisi fatta in esclusiva ai nostri microfoni dal professor Paolo Becchi, fisolofo, blogger, uscito dal M5S nel 2015. E mettetevi comodi, perchè ecco cosa pensa Becchi del Grillo contemporaneo.

M5S, riecco Grillo. Conte e Schlein insieme a Roma. Becchi a Notizie.com: “Due calvi che si contendono lo stesso pettine”

Elly Schlein e Giuseppe Conte (Ansa Foto) Notizie.com

Professo Becchi, la politica lo sa meglio di noi, non si ferma nemmeno di domenica e nemmeno al primo assaggio di grande caldo. Conte, Schlein e Beppe Grillo. Insieme, in momenti diversi e con scopi diversi, ieri nella stessa piazza a Roma. Quale analisi ne fa?

“Partiamo da Giuseppe Conte. Sta cercando di rilanciare il Movimento5Stelle, dopo i pessimi risultati delle ultime amministrative e guardando all’orizzonte europee. La sorpresa della presenza di Beppe Grillo è stata invece un danno per quel che ha detto…Grillo rappresenta ormai solo se stesso. Che significa incitare ad un ritorno agli anni 70, agli anni di piombo, alla p38. Queste così sono destinate, ripeto, solo a far danno. E aggiungo: incredibile poi vedere un uomo, una personalità come Moni Ovadia prestarsi a certe operazioni politiche”.

Cosa ha in testa Giuseppe Conte secondo lei?

“Ma Conte non sa bene a cosa appigliarsi! Sono malmessi nel Movimento5Stelle. Dovrebbero cambiare nome, ma non lo fanno e allora quando non si hanno idee, si alzano i toni. Anche con parole estremamente provocatorie. Grillo è ormai l’ombra di se stesso, dispiace per chi ha fatto parte del Movimento. Io me  ne sono andato via presto tutto sommato, era il 2015”.

Rimaniamo per un attimo alla coppia di ieri: Conte-Schlein, la segretaria dem in realtà aveva annunciato che sulla piazza non sarebbe andata…

“Eh sì…vado o non vado? Conte e Schlein mi sembrano tanto due calvi che si contendono lo stesso pettine. Per quanto riguarda la stessa segretaria Pd, se come è preannunciabile, prenderà una bella batosta alle prossime elezioni europee, ci sarà per forze di cose un cambio di direzione. L’attuale opposizione interna, che pure c’è, è destinata a non provocare conseguenze per il momento”.

E cosa potrebbe accadere invece nel Movimento? Può ancora avere un peso Grillo rispetto alla “base”? Anche ieri non sono arrivate esattamente parole al miele nei confronti di Conte…

Paolo Becchi a Notizie.com: “Grillo senza spessore, questo è il partito di Conte”

Beppe Grillo, foto Ansa

“Ma Grillo nel Movimento non può più ricattare nessuno, da buon genovese non gli resta che farsi pagare. Diciamolo chiaramente: Grillo senza spessore, questo è il partito di Conte”.

Dunque quella dell’ex premier non è una leadership contendibile? 

“Come fa una leadership ad essere contendibile quando non ci sono idee? Bene invece Meloni, anche se non approvo  la linea sulla guerra in Ucraina, a prendere le decisioni che sta assumendo, nonostante l’inflazione sia alle stelle nel nostro Paese! Ma tanto, chi dovrebbe farle opposizione ovvero i sindacati, preferisce occuparsi di antifascismo e diritti civili”.

Un’ultima domanda professore. Rimaniamo nel centrodestra, ma spostiamoci più al centro. Qualcuno della famiglia Berlusconi tenterà la “discesa in campo”, emulando il percorso del presidente scomparso lo scorso lunedì?

Marina Berlusconi,  è l’unica che avrebbe quel quid necessario per scendere in politica, non ne ha alcuna intenzione. La famiglia Berlusconi, assisterà il malato terminale, ovvero Forza Italia, fino alle europee”.

Quindi quando Marina Berlusconi, come ha fatto sapere Tajani, in quella telefonata di due giorni fa, ha parlato di “vicinanza nel rispetto reciproco dei ruoli”, esattamente intendeva ciò che lei ci ha appena descritto?

Ma sì supportare Forza Italia in un periodo di transizione, che secondo me, al di là della percentuale che verrà raggiunta alle elezioni europee è destinata a scomparire. Marina Berlusconi si occuperà di Mediaset e di un problema del quale parlano e scrivono in pochi”.

Quale?

I francesi,  Mediaset se la vogliono mangiare, e Marina Berlusconi deve preoccuparsi e occuparsi che l’azienda resti italiana. Aggiungo un ultimo elemento, Mediaset è comunque una società di “interesse pubblico”, quindi dovrebbe intervenire anche il governo italiano in questa situazione”.

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Luigia Luciani