Il leader di Italia Viva parla della riforma sulla giustizia, annuncia che la voterà e aggiunge: “Per come la vediamo noi è un passo verso la giusta direzione”
Neanche era uscita, ma, da quello che leggeva e sentiva, aveva già dato il suo avallo sulla riforma della giustizia. Per Matteo Renzi, che ne parla al Messaggero, è un passo in avanti e da un certo punto di vista non capisce perché ci siano tante polemiche a riguardo. «Cosa penso della riforma? La giudicheremo in Parlamento quando vedremo i testi. Per adesso da quello che si legge possiamo dire che è un passo nella direzione giusta. Ancora timido per noi, ma un passo in avanti».
Sulla possibilità do votarla non si nasconde e annuncia con tanto di spiegazione positiva a riguardo: «Aspettiamo di leggere i testi ma per quello che si capisce il nostro voto sarà positivo su molti aspetti. Mi auguro che la maggioranza colga la possibilità di accettare alcuni dei nostri emendamenti: sarebbe un gesto di rispetto e di intelligenza politica». E se ne vedranno delle belle in Parlamento, non ci sono dubbi, visto l’annuncio di voto di Renzi e del suo partito. Una presa di posizione che non stupisce più di tanto considerato l’argomento in questione e quello che ha sempre sostenuto in materia il leader di Italia Viva.
“Nuove intese con la maggioranza? Credo sarebbe logico fare insieme le riforme costituzionali”
Un passo che potrebbe preannunciare delle intese nuove, non solo sulla riforma per la giustizia e anche su questo Matteo Renzi non è che si tiri indietro anzi è abbastanza positivo in tal senso e pronto a parlarne. «Credo che la cosa più logica sarebbe scrivere insieme le riforme costituzionali. Noi ci siamo presentati alle elezioni chiedendo di introdurre l’elezione diretta del Premier, secondo il principio del “Sindaco d’Italia“: se la maggioranza lo proporrà noi voteremmo certamente a favore visto che siamo stati gli unici a proporlo agli elettori».
Non poteva mancare una riflessione sull’abuso d’ufficio, visto che tanto clamore sta suscitando e tante polemiche sta creando. Renzi è stato Sindaco di Firenze e ricorda bene quanto questa norma possa aver influito sulla sua gestione da amministratore locale: «È una norma che può essere tranquillamente cancellata, io voterò a favore della proposta Nordio. Penso tuttavia che il problema principale degli amministratori sia l’eccesso di burocrazia, non solo l’abuso d’ufficio. Ma per questo non serve il codice penale ma una sana riorganizzazione della pubblica amministrazione».