Nicola Fratoianni in esclusiva ai nostri microfoni: “Maternità surrogata? Siamo contrari per diverse ragioni. Su Grillo dico che siamo al ridicolo”.
Dopo alcune settimane di dibattiti, il tema della maternità surrogata è arrivato alla Camera. Il Governo vuole renderla reato universale, ma le opposizioni contestano il disegno di legge. Questo perché, viene criticata l’idea che un reato, presente in Italia, possa essere dichiarato unilateralmente universale, cioè perseguibile anche se commesso all’estero, dove la pratica è legale e regolamentata, come in Canada o negli Stati Uniti. Altro tema caldo sul fronte della politica, resta quello legato alle parole di Beppe Grillo sul palco della manifestazione dello scorso sabato a Roma, alla quale ha preso parte anche la segretaria del Elly Schlein. Nicola Fratoianni, per AVS commenta oggi ai nostri microfoni in esclusiva quelle dichiarazioni e dice: “Siamo al ridicolo? Si ha forse paura della parola brigate?”
Oggi arriva alla Camera la legge sulla maternità surrogata. La vostra posizione è ampiamente nota, vogliamo rimarcare per quale motivo c’è una contrarietà rispetto alla linea del governo?
“Siamo contrari per diversi ragioni. Prima siamo di fronte ad un uso strumentale delle leggi: il reato strumentale non esiste. L’idea che si possa su questo praticarlo è semplicemente l’uso della norma a fini propagandistici. In caso di approvazione questo provvedimento avrà una sola conseguenza: quella di scaricare ancora di più su bambini e bambine la violenza di una propaganda che se ne frega concretamente delle persone. Si può essere contro o favore, ma quello che si dovrebbe fare è aver cura anche delle parole“.
Da 24 ore va avanti una polemica molto forte su quello che è accaduto in piazza a Roma. Voi eravate presenti, oggi c’è stato l’intervento di Beppe Grillo. Era davvero una semplice boutade?
“Sì, basta leggere fino in fondo le cose che ha detto. Lui ha detto mettetevi il passamontagna per andare a sistemare le aiuole ai giardinetti. Di che cosa stiamo parlando?“.
Lei avrebbe utilizzato quelle parole?
“Qual è il punto? La parola brigate? Siamo al ridicolo e ad un uso strumentale di ciò che accade nel Paese“.
Invece cosa è successo politicamente con quella piazza?
“Quella piazza è stata convocata su una piattaforma che io condivido“.
Sta per cominciare un momento politico importante con il tour in giro per l’Italia.
“Lo facciamo sempre, non è una novità. Cerchiamo di capire quello che nel Paese che accade. E’ un’Italia che si è impoverita sul piano dei redditi, degli stipendi e delle opportunità di costruire per i propri figli una vita dignitosa. Questo non accade nelle aree marginali, ma anche in quelle sociali che fino a poco tempo fa vivevano in una condizione di maggior dignità“.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani