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Politica

Riforma Giustizia, anche Orlando non ci sta: pesante attacco contro ddl

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Cristiano

Riforma della Giustizia, anche l’ex ministro Andrea Orlando ha voluto esprimere il proprio pensiero. Lo ha fatto in una intervista che ha rilasciato ai microfoni del ‘Corriere della Sera’

Non è affatto un mistero che il Partito Democratico abbia espresso il proprio disappunto in merito all’ultimo ddl firmato dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Questa volta, a puntare il dito contro la decisione del governo, ci ha pensato direttamente Andrea Orlando. L’ex ministro, appunto, della giustizia ha voluto esprimere il proprio pensiero in una intervista. La stessa che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano ‘Corriere della Sera‘. Quando gli è stato chiesto se si trattasse di insorgere su questo argomento ha specificato che: “Si tratta di un no ad un utilizzo propagandistico e simbolico del diritto penale, il contrario di ciò che aveva promesso Nordio”.

Andrea Orlando (Ansa Foto) Notizie.com

Un discorso che è continuato in questo modo: “Si riesumano soluzioni, in nome di obiettivi condivisibili, già esaminate e scartate perché non adeguate sul piano tecnico, senza risolvere i problemi dell’ordinamento. Il tutto fatto con argomentazioni contraddittorie e qualche provocazione gratuita. Si sostiene con conseguenze paradossali che l’aumento di pene per organizzatori di rave e scafisti hanno un effetto deterrente ma che i corrotti non si spaventano per l’asprezza delle pene”. Un giudizio, quindi, il suo che è tutt’altro che pregiudiziale. Poi ricorda un aneddoto: “Due anni fa scartammo la possibilità di cancellare il reato di abuso d’ufficio perché rischia di spingere a utilizzare altre ipotesi di reato ben più infamanti“.

Riforma Giustizia, Orlando non ci sta e punta il dito contro governo e Nordio

Orlando, sempre riferendosi a Nordio, fa sapere che se l’Europa lo chiederà sono pronti a riscrivere il reato. Allo stesso tempo, però, si chiede perché non farlo in maniera diretta. “Stabilire per le intercettazioni cosa sia pubblico ma non pubblicabile di atti depositati non sembra una grande idea al tempo dei social”. Anche se, sull’abuso d’ufficio, i sindaci del Pd esprimono una opinione diversa. Ovvero si trovano fin troppo d’accordo con lo stesso Nordio.

Andrea Orlando (Ansa Foto) Notizie.com

In conclusione Orlando ammette: “Capisco il nervo scoperto dovuto ad anni nei quali e stato utilizzato per sindacare scelte discrezionali, però mi pare che gli argomenti usati siano fondati se riferiti alla vecchia formulazione, non a quella del 2020. Forse si potrebbe monitorare in modo adeguato e stringente la normativa Cartabia sul vaglio di probabilità della condanna prima di procedere all’iscrizione dei reati di questa tipologia”.

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