Aveva rimproverato l’automobilista perché correva troppo e rischiava di fare del male e provocare incidenti, subito dopo è stato picchiato dallo stesso: vittima il noto prete della città
L’essere umano ha davvero superato il limite. Fortunatamente una piccola parte visto che non tutti sono così, ma questa volta davvero si è andati oltre. Non è un mistero che mettere le mani addosso ad una persona sia sbagliato. Farlo ad un prete, però, è davvero un qualcosa di orribile. Una brutta disavventura per il noto parroco di Pesaro, don Stefano Maltempi, che ha trascorso dei minuti interminabili e di terrore. Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Messaggero‘ pare che il prete abbia rimproverato l’automobilista che sfrecciava in pieno centro tra la gente. Tanto da poter provocare una vera e propria tragedia.
Alla fine decide di fermarsi, ma le sue intenzioni sono ben altre. Scende dalla propria vettura e si dirige verso il sacerdote fino a quando non gli mette le mani addosso e lo prende a schiaffi. Dinanzi a tutti. Subito dopo il codardo va via e scappa. E’ accaduto a San Costanzo, nella provincia di Pesaro Urbino. Il tutto è accaduto pochi giorni fa (precisamente venerdì 16 giugno) ed, allo stesso tempo, il prete va fatica a dimenticare un episodio del genere. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che il suo gesto è stato preso come un segno di sfida che si è risolto nel peggiore dei modi: con la violenza.
Pesaro, prete rimprovera automobilista e viene picchiato in strada
Don Stefano ancora fa fatica a crederci ed al noto quotidiano svela: “Mi ha messo le mani in faccia, assurdo e incredibile“. Allo stesso tempo ha anche la risposta a tutto questo: “Credo che i veri problemi sia l’educazione delle persone“. Il parroco 74enne aveva da poco terminato un incontro e si trovava nelle vicinanza della chiesa. Fino a quando non è apparsa un’auto che sfrecciava ad alta velocità. Troppo per ‘Don Memo‘ (così viene chiamato dai fedeli) che lo ha rimproverato dicendogli di andare piano visto che per strada c’erano persone. Una strigliata che è stata presa come una sfida dall’automobilista che lo ha aggredito.
Una situazione che supera il limite dell’assurdo. Tanto è vero che lo ha inseguito fino sotto casa per “vendicarsi” della “umiliazione” che il conducente aveva avuto. Risolvendo la questione con una serie di schiaffi. “Invece di rallentare, questo qua si è fermato e mentre tornavo verso la porta mi ha colpito in faccia. E’ ora che si prendano provvedimenti, non si può più girare a piedi in tranquillità. Auto e moto circolano tutte ben oltre i limiti. Il corso di San Costanzo sembra diventato una pista d’atterraggio“. Nel frattempo sono arrivati messaggi di solidarietà nei confronti del prete. Nessuna notizia, invece, per l’aggressore.
